Il Presidente della COGECA, Paolo Bruni (nella foto), nel suo intervento al Convegno sull’ortofrutta (leggi news), organizzato dalla Regione Emilia Romagna ha evidenziato i punti chiave sui quali focalizzare l’attenzione per trovare sbocchi alla crisi. “Il quadro della situazione ortofrutticola non è molto confortante", dichiara Bruni.
"Siamo di fronte ad una delle annate peggiori in termini di quotazioni per prodotti come pere e kiwi che fino all’anno scorso non erano mai andati sotto una certa soglia di prezzo. C’è un calo sensibile e preoccupante degli acquisti di ortofrutta delle famiglie italiane, che sono calati di 100 chili annui dal 2000 ad oggi, passando da 450 a 350 chili. Siamo tuttavia i primi produttori al mondo e questa posizione va conservata e consolidata".
"Occorre lavorare – sottolinea Bruni – per far sì che i nostri prodotti trovino sbocchi su nuovi mercati attraverso un’azione coordinata dei Ministeri europei per l’apertura delle barriere fitosanitarie, come ad esempio gli Stati Uniti per pere e mele, ed attraverso l’attività di internazionalizzazione volta a promuovere il Made in Italy nel mondo. E’ importantissimo inoltre – continua Bruni – fare promozione sui prodotti ortofrutticoli, sia sul mercato interno che sui Paesi Terzi e la Comunità sta lavorando in questo senso mettendo a disposizione fondi aggiuntivi per la promozione allargando la possibilità di promuovere i marchi per corresponsabilizzare i produttori".
"E’ la strada giusta e ritengo che vada perseguita e coordinata a livello nazionale. Sul fronte della programmazione delle produzioni, altro elemento determinante per poter prevenire le gravi crisi che periodicamente colpiscono l’Europa, occorre un’azione concordata tra Ministeri europei ed è molto importante individuare tecnicamente un supporto operativo per il rilevamento dati, una competenza che dalla sua nascita è stata sviluppata nel CSO di Ferrara specializzatosi in questi servizi. Ci troviamo di fronte – ribadisce Bruni- a scelte di indirizzo e di strategia molto importanti per il futuro del settore e ritengo che sia essenziale in questo momento disporre di strumenti ed organizzazione per poter far fronte alle necessità del settore. Infine – conclude Bruni – nell’ambito della riforma della PAC dobbiamo agire assieme agli altri paesi a vocazione ortofrutticola (Spagna, Francia, Portogallo, Grecia ecc.) per dare stabilità di reddito ai produttori del comparto sempre più colpiti dalle frequenti crisi di mercato”.