Un disastro. L’agrumicoltura siciliana, in particolar modo nel Catanese, è in ginocchio, specie dopo la grandinata della scorsa settimana che ha colpito diverse zone dell’isola. L’op Rosaria di Belpasso (Catania) ha inviato una lettera (in fondo il testo integrale) al ministro delle Politiche Agricole, Mario Catania e all’assessore regionale all’Agricoltura della Sicilia Elio D’Antrassi.
La missiva è stata inoltrata anche al presidente Raffaele Lombardo e alle autorità locali per chiedere interventi urgenti a sostegno delle imprese locali.
La grandinata del 7 marzo (nelle foto), con una quantità impressionante di chicchi che hanno formato una coltre di ghiaccio alta fino a cinquanta centimetri, e il forte vento del 9 e 10 marzo hanno ulteriormente peggiorato l’andamento di una campagna già compromessa nei mesi scorsi tra blocchi dei tir, cenere vulcanica e altri fenomeni grandigeni su cui Aurelio Pannitteri, rappresentante della stessa op siciliana, era ritornato a parlare poche settimane fa (leggi news).
Secondo Pannitteri, ora, “la campagna, che doveva protrarsi fino a maggio, è praticamente finita. Con le scorte arriveremo a stento a Pasqua. I danni sono talmente ingenti che ci saranno forti ripercussioni anche per la prossima annata”.
L’imprenditore catanese sottolinea inoltre che l’op sta riformulando gli accordi stabiliti con la grande distribuzione a cui è stato chiesto di sospendere le promozioni per le arance. I fenomeni che si sono registrati, avventi tra l’altro uno dietro l’altro, sono talmente gravi che non possiamo né rispettare i volumi inizialmente stabiliti né sostenere economicamente i patti inizialmente presi”.
I danni, quelli legati solo agli ultimi fenomeni della scorsa settimana, per l’op siciliana superano il milione e mezzo di euro, senza contare che buona parte delle strutture sono state danneggiate dalla grandine e dal vento.
“Un’annata come questa – conclude sconsolato Pannitteri – non si era mai presentata. Molte aziende se non ci saranno interventi adeguati, rischiano veramente il fallimento”.
Qui sotto riportiamo il testo della lettera inviata dall’op alle autorità competenti.
"Con la presente siamo ad effettuare formale segnalazione dei danni subiti a seguito dei recenti disastrosi eventi atmosferici. La tremenda grandinata dello scorso 7 marzo ed i venti fortissimi della notte compresa tra il 9 e 10 scorso hanno forse dato il colpo di grazia ad un’annata agrumaria che si è aperta malissimo e, se possibile, si sta concludendo peggio. L’ultima grandinata è stata "soltanto" la quarta che ha interessato il nostro comprensorio, per non parlare della cenere vulcanica, del blocco dei trasporti che ci ha fatto perdere 15 giorni di commercializzazione fondamentali per il buon esito della campagna e, non ultimi, i venti ciclonici mai verificatisi negli anni passati. Tale situazione ha avuto ripercussioni per la nostra Organizzazione che, ad oggi, si trova a dover affrontare anche danni legati alla struttura di magazzino per l’asportazione di parte della copertura del tetto dello stabilimento nonché per la lacerazione e la rottura di parte delle tettoie esterne del piano di carico. La situazione delle campagne non sembra essere migliore poiché a causa dalla grandine e dei venti impetuosi si è avuta la distruzione di numerose partite di arance già acquistate che dovevano essere utilizzate nella fase finale della campagna agrumaria (Marzo ed Aprile). A tutto ciò si sommano i danni commerciali dovuti al mancato rispetto degli impegni con i nostri clienti della GDO e l’impossibilità di smaltire il prodotto raccolto per l’industria di trasformazione, anch’essa messa in ginocchio dagli eventi atmosferici e da provvedimenti presi da alcune prefetture che hanno decretato la chiusura di alcuni stabilimenti. Con la presente Vi chiediamo di attivare delle forme di intervento a supporto degli imprenditori locali e di tutto un comparto che, senza le attenzioni che merita, rischia di veder chiudere gran parte delle aziende che lo costituiscono. Certi di un Vostro fattivo interessamento si coglie l’occasione per porgere cordiali saluti".