In un momento in cui la crisi economica mondiale fa sentire i suoi effetti, Tanger Med, il porto marocchino di Tangeri, sembra non fermare la propria ascesa nella classifica delle strutture portuali in crescita di movimentazione, confermando la sua importanza come infrastruttura portuale di primo piano a livello internazionale nel Mediterraneo e non solo.
Realizzato sullo stretto di Gibilterra che, con oltre 100 mila navi l’anno, è la seconda via più trafficata al mondo, si trova in una posizione strategica per i passaggi commerciali fra Asia, Europa e Americhe. Il complesso, che comprende i porti Tanger Med 1, divenuto operativo, dopo tre anni di lavori, nel luglio 2007, e Tanger Med 2, estensione nata per portare, entro il 2016, la capacità complessiva a 8,5 milioni di container, può gestirne attualmente fino a 3,5 milioni.
Secondo i dati forniti dall’autorità portuaria locale (TMPA), Tanger Med ha registrato, nel 2011, un traffico globale di circa 27 milioni di tonnellate: una crescita esponenziale, quantificata in oltre il 17% rispetto all’anno precedente. Nel settore container, che copre principalmente le rotte verso l’Africa occidentale, l’Asia e il Sud America e collega il Medio Oriente al Nord Europa, con oltre 2 milioni di unità movimentate (circa il 70% del volume nazionale), c’é stato un aumento dell’1,7%. Performance che tuttavia, su scala globale, dove la crescita ha toccato il 7%, appare limitata.
Per la TMPA, le cause sarebbero da attribuire alle tensioni sociali, registrate nelle società concessionarie dei due terminali dei container, Eurogate e APM Terminals. Tensioni che hanno portato ad un parziale trasferimento delle attività nel porto concorrente di Algeciras, in Spagna.
La vera spinta, quindi, è stata data dal traffico su traghetti che, rispetto al 2010, ha registrato un aumento del 67% dei tir trasportati. Questa forte crescita è spiegata anche dall’efficacia delle infrastrutture autostradali che collegano Tanger Med, passando per Rabat, Casablanca e Marrakech, ad Agadir, e che permettono un accesso logistico performante alla regione agricola del Souss. Buona performance anche del traffico passeggeri (oltre 1,7 milioni) e veicoli leggeri (oltre 600 mila), con aumenti rispettivamente del 51 e del 67%. Evoluzione dovuta principalmente al trasferimento totale, dal porto di Tanger Ville, dei collegamenti marittimi di lunga distanza, avvenuto nel 2011, ed all’aumento della loro frequenza, in particolare con l’Italia.
Le prospettive per il 2012 sembrerebbero ancora più rosee. Grazie all’avvio, a inizio anno, del sito produttivo Renault a Melloussa – la cui produzione è destinata, per il 90%, all’esportazione – il traffico di Tanger Med dovrebbe infatti conoscere una ulteriore crescita significativa. Importante anche il nuovo terminal idrocarburi del porto, inaugurato a febbraio, che ha lo scopo di permettere il rifornimento on shore ed off shore alle imbarcazioni che attraversano lo Stretto di Gibilterra. L’infrastruttura, costata 134 milioni di euro, può fornire il combustibile anche alle aziende installate nell’area franca di Tanger Med. (fonte: Ansamed)