AGRUMI, ROSARNO: 100 TRATTORI IN CORTEO CONTRO LO SFRUTTAMENTO DEL LAVORO

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"Un litro di benzina verde alla pompa costa come 23 chili di arance a Rosarno dove vengono pagati ai produttori agricoli appena 8 centesimi al chilo, del tutto insufficienti per coprire i costi di produzione e raccolta". È quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che con il nuovo record raggiunto dalla benzina il pieno per un’automobile media (50 litri) ha raggiunto i 93 euro.

E proprio Rosarno è stata ieri teatro della manifestazione indetta dalla stessa Coldiretti che ha visto la partecipazione di oltre cento trattori di agricoltori giunti da tutta la piana di Gioia Tauro per dire "No all’aranciata che spreme agricoltori, lavoratori e inganna i consumatori".

Migliaia di agricoltori, lavoratori del comparto, con una forte rappresentanza di quelli extra-comunitari, ma anche di cittadini e rappresentanti delle istituzioni locali, regionali e nazionali hanno voluto denunciare nella città calabrese le "vere motivazioni dello sfruttamento del lavoro che nasce sugli scaffali dove sono in vendita bevande ingannevoli sul reale contenuto di succo e colpisce imprese agricole e lavoratori, con il pagamento di pochi centesimi per un chilo di arance".

Per Coldiretti, con le arance sottopagate dalle multinazionali ai produttori agricoli appena 8 centesimi al chilo si alimenta una catena di sfruttamento che colpisce gli anelli più deboli. L’associazione chiede alle multinazionali, come la Coca Cola, di "spezzare questa catena con il riconoscimento di un giusto prezzo ai produttori ma anche con l’aumento per legge della percentuale irrisoria di arance contenute nelle bevande (appena il 12%) e l’obbligo di indicare l’origine delle arance sulle etichette delle bottiglie. Nella piana di Gioia Tauro – conclude Coldiretti – ci sono 11.500 imprese agricole che producono 440 mila tonnellate di arance su 8.800 ettari coltivati con un potenziale occupazionale di 792 mila giornate annue di lavoro".

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