Lo scorso lunedì sera, 27 febbraio, la Commissione referente Industria del Senato ha dato il via libera, con alcune lievi modifiche, all’articolo 62.100 del decreto-liberalizzazioni che introduce termini di pagamento precisi nei contratti tra commercianti e produttori di derrate alimentari e vieta alcune pratiche commerciali inique.
A questo punto, dopo avere definito le altre parti del decreto-legge, entro un paio di giorni, il testo arriverà alla Camera per essere approvato e poi pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
Le novità introdotte dal Senato, come riporta Il Fatto Alimentare, sono tre:
– "Ora X" dei pagamenti. Il termine inderogabile di pagamento delle merci (30 giorni le derrate agricole e i cibi deteriorabili, 60 giorni gli altri prodotti alimentari) non decorrerà dal giorno della consegna o della fattura, bensì dall’ultimo giorno del mese di ricevimento della fattura. Fermo restando che i clienti non potranno pretendere dai loro fornitori di posticipare i tempi di fatturazione per eludere i termini di pagamento, a pena di gravi sanzioni dell’Antitrust.
– Linee guida applicative. Entro 3 mesi dalla pubblicazione della legge di conversione il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e quello per lo Sviluppo Economico definiranno, con decreto interministeriale, le modalità di applicazione delle nuove norme.
– 7 mesi. L’efficacia delle disposizioni contenute nell’articolo 62 è posticipata di 7 mesi rispetto alla data di pubblicazione della legge di conversione per dare la possibilità alla grande distribuzione di riorganizzarsi. La speranza è che anche grazie a questa legge il mercato recuperi un po’ di competitività nel rispetto di regole di equità e trasparenza.