CONAD COMBATTE LA CRISI INVESTENDO. TOPPETTI: “SUL TAVOLO 235 MILIONI PER IL 2012-2014”

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Conad combatte la crisi investendo. Sul tavolo – per il periodo 2012-2014 – ci sono 235 milioni di euro. “Andiamo controcorrente”, spiega il direttore generale di Pac2000A Danilo Toppetti (nella foto), una delle otto cooperative che fanno capo al Gruppo cooperativo. Lo ha fatto in occasione della presentazione del report 2011.

E non solo: “daremo ulteriore occupazione anche sviluppando aree per 16mila metri quadrati”. Nel Lazio la cooperativa Pac2000A ha chiuso nel 2011 con un fatturato di un miliardo di euro registrando una crescita del 6% rispetto all’anno precedente. Mentre il fatturato del Gruppo è di oltre due miliardi di euro (2.069). “Ma non siamo appagati”, insiste Toppetti. “La crisi va combattuta attraverso opere concrete. Investendo altro denaro e assumendo nuove persone. La crisi va demonizzata. E va sconfitta”.

La cooperativa che opera, nella regione, con 280 dettaglianti associati e 378 punti di vendita (1 iper E.Leclerc Conad, 14 Conad Superstore, 120 Conad, 31 Conad City, 119 Margherita e 93 discount Todis) per una superficie di 216 mila metri quadrati, dà occupazione a 5.152 addetti (+7% rispetto al 2010).

Le vendite nella regione, nonostante la congiuntura economica che il paese sta attraversando, sono cresciute, a rete omogenea, del 2,9%, in controtendenza rispetto al dato nazionale (-2%). Certo, anche nel Lazio, la crisi ha inciso sugli acquisti modificando le abitudini di consumo: sono aumentate le vendite dalle carni bianche a discapito di quelle rosse, dal pesce surgelato o in scatola su quello fresco e crescono legumi, uova, farina e zucchero. Per far fronte a questo periodo particolarmente delicato PAC 2000A ha ulteriormente potenziato le sue iniziative per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie.

Nel 2011 sono state 27 offerte promozionali, che hanno inciso per il 27% sul fatturato alle quali sono da aggiungersi quelle sui prodotti ortofrutticoli. Grande interesse, inoltre, ha riscosso, presso la clientela, l’iniziativa del Carrello Felice attraverso la quale ogni mese viene proposto un paniere di prodotti a marchio Conad ad un prezzo scontato del 25%.

Anche questa iniziativa ha contribuito a far crescere le vendite di prodotti a marchio che rappresentano, nel Lazio, il 19,7% delle vendite totali. Tutto ciò ha permesso di rafforzare la leadership di Conad nel territorio laziale con una quota di mercato del 21,1%.

“Conad ha tutto il diritto di poter dire di rappresentare il vero volto della cooperazione”, spiega il direttore generale Francesco Pugliese. “Siamo una cooperativa di 2.100 soci imprenditori, leader a livello nazionale in tutti i supermercati”. In un periodo come questo aumentano le prede e i predatori “ed essere secondi sul mercato non basta”, insiste Pugliese. Poi la polemica su rapporto Gdo-agricoltura e sull’articolo 62 del decreto Liberalizzazione che regola i pagamenti.

Siamo visti come coloro che speculano sulla filiera. Non è così. Siamo i primi a sostenere che i più deboli vanno difesi, ma ad acquistare dai produttori è la grande industria”. E ancora: “giusto che ci sia un contratto scritto. Noi non vogliamo affamare nessuno. Ci chiediamo però perché nel decreto è prevista anche la regolamentazione per la grande impresa”.

Questa regolamentazione “si traduce nella sottrazione per la Gdo di 3 miliardi di euro di liquidità”. “Leggeremo gli effetti di questo provvedimento – che si deciderà il 29 febbraio ndr – perché se un’azienda chiude, non paga solo in ritardo, non paga proprio”. Anche perché “se la Gdo ha un ricavo dello 0,8%, l’impresa ha un ricavo che non scende mai sotto al 4%”.

Il rischio è, secondo il direttore Conad, è che a soffrire della regolamentazione dei contratti sia la distribuzione italiana che tanto ha faticato per competere con i grandi gruppi stranieri “che fino a pochi anni fa detenevano il 30 per cento della distribuzione sul territorio nazionale”.

“Conad è una cooperativa di dettaglianti che promuove sul territorio la diversità dei prodotti”, insiste Pugliese. “E la scelta della margherita non è un caso, visto che non esiste un fiore uguale a un altro”.(fonte: Il Velino)

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