Pubblichiamo la risposta inviata da Gino Peviani (nella foto), presidente di Fruit Imprese, alla lettera del direttore del Corriere Ortofrutticolo Lorenzo Frassoldati, pubblicata sul nostro sito ieri (leggi qui la lettera), in cui si sottolineava come il sistema ortofrutticolo italiano sia ancora diviso ricordando, per esempio, l’uscita da Piazza Italia proprio di Fruit Imprese.
Ecco qui sotto la lettera di Peviani e di seguito la controreplica di Frassoldati.
Caro Direttore, rispondo alla Sua lettera da Berlino per quel che riguarda Fruitimprese; avrò modo di intervenire successivamente anche sugli altri spunti di discussione che ha voluto stimolare con la solita franchezza.
Tutto è più semplice di quello che sembra e se me lo avesse chiesto quando ci siamo incontrati a Berlino l’avrei detto direttamente a voce.
Il motivo è il seguente: all’inizio del 2011 si è prospettata un’azione di collaborazione con l’ICE e con il Ministero dello sviluppo economico, naturali interlocutori di Fruitimprese. Avevamo discusso e deciso di realizzare un’azione articolata e congiunta che ci avrebbe visto condividere lo spazio in diverse fiere, europee e mondiali, inclusa Berlino. Ovviamente in un ottica di maggiore internazionalizzazione di Fruitimprese.
Le spiacevoli vicende vissute da Ice l’hanno costretta a ritirarsi dalla manifestazione fieristica e la loro mancata partecipazione ci ha impedito di accedere all’area storicamente occupata dall’ICE e sulla quale contavamo. Per tale ragione siamo stati spostati nel padiglione adiacente, insieme a tanti validissimi connazionali. Fruitimprese del resto necessitava di maggiori spazi e voleva enfatizzare con adeguato catering l’eccellenza del cibo italiano; frutta e verdure incluse.
Pensiamo di aver raggiunto l’obiettivo, ed a costi molto più contenuti, il che non guasta. Quanto al presentarsi uniti, tengo a sottolineare che crediamo più alla sostanza che all’apparenza e mi auguro di cuore che si vada in quella direzione.
Gino Peviani, presidente Fruitimprese
Qui sotto la successiva risposta di Lorenzo Frassoldati
Ringrazio l’amico Peviani per la pronta replica alla mia Lettera, che non era ovviamente un atto di accusa contro nessuno ma una semplice presa d’atto. Il sistema Italia non si è presentato unito a questa Fruit Logistica, come non lo era negli anni passati. Non è certamente responsabilità di questo o quello ma una eredità difficile da smaltire. D’altronde comprendiamo come Fruitimprese si sentisse un po’ sacrificata nello spazio di Piazza Italia e volesse godere di una maggiore visibilità, all’altezza della sua importante e articolata rappresentanza.
Piuttosto la lettera del presidente Peviani rivela che Fruitimprese aveva avviato con Ice e Ministero dello sviluppo economico una collaborazione per una presenza “articolata e congiunta” in diverse fiere europee e mondiali. Questa è una buona notizia, che “fa sistema”. Confidiamo che con quello che sarà il futuro ICE la collaborazione continui, per dare un segnale importante che l’ortofrutta è parte integrante e preziosa del ‘made in Italy’.
Quanto al sistema-Italia confidiamo che la “forza delle cose” sia più forte di campanilismi, gelosie, invidie, personalismi, resistenza corporativa delle varie botteghe. Nessuno deve rinunciare alla sua storia, ma tutti devono fare un piccolo passo indietro per farne uno grande in avanti come Paese. La campagna di comunicazione ‘Ortofrutta d’Italia’ con 16 imprese leader, private e cooperative, che parlano direttamente al consumatore per raccontare i valori della nostra ortofrutta è un altro segnale positivo.
L’ortofrutta e i suoi operatori hanno un’unica colpa: troppo impegnati a tirare avanti la carretta, trascurano tutto quello che è comunicazione e immagine, parlano troppo poco ai media e alla pubblica opinione. Anche qui serve una svolta.
Lorenzo Frassoldati, direttore del Corriere Ortofrutticolo
