BLOCCO TIR IN SICILIA, PROTESTA DEI “FORCONI” FINO AL 26 GENNAIO

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"Continuano i presidi del Movimento dei Forconi e degli autotrasportatori in tutta la Sicilia, e la protesta continuerà fino al 26 gennaio e sarà in forma pacifica ma sarà tenuta alta la tensione per far conoscere lo stato di crisi socio economico in cui versa la Sicilia per scelte sbagliate della sua classe politica". Lo afferma Martino Morsello (nella foto), leader del movimento dei Forconi in Sicilia.

 

Questo all’indomani della rimozione dei blocchi che per quasi una settimana hanno paralizzato l’Isola. In Sicilia, intanto, come si sottolinea su Repubblica, la situazione si sta lentamente normalizzando, dopo le code chilometriche davanti ai distributori di carburante che ieri hanno riaperto e l’assalto ai supermercati che stanno ormai esaurendo i generi alimentari. L’attenzione dei Forconi, che insieme agli autotrasportatori dell’Aias e ai manifestanti del movimento Forza d’urto hanno dato vita alla protesta, è rivolta adesso all’esito del vertice tra il premier Mario Monti e il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, in programma mercoledì prossimo a Roma. "Qualora, dopo il 25 gennaio, Lombardo non darà risposte precise alla richiesta del Movimento dei Forconi – annuncia Morsello – i siciliani sono pronti a scendere ancora più massicciamente nelle piazze. Intanto innumerevoli donne siciliane plaudono ai manifestanti e chiedono l’assalto all’Assemblea siciliana perché la ritengono responsabile del disastro in Sicilia".

Ma c’è chi reputa la protesta priva di reali contenuti a parte le solite lamentele tra cui la richiesta dell’abbassamento del costo dei carburanti.

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