Cosa abbiamo capito al termine di questa Fruit Logistica 2016? Alcune cose, cosi` alla rinfusa. Che la fiera di Berlino soffrira` pure di gigantismo ma resta la numero uno al mondo. Al momento e’ cosi`. Unico appuntamento davvero globale, direi planetario… Madrid e Macfrut stanno cercando una loro dimensione euro-mediterranea aperta verso Est e verso Sud (Africa). Ma Berlino e` Berlino. Punto. Berlino dovrebbe essere un esempio per fare concertazione e programmazione. Ma l`Italia, questa pazza Italia, va “in senso ostinato e contrario” come cantava De Andre`. Fiera Milano e Ipack Ima sono venuti a lanciare TuttoFood 2017 con in abbinata Fruit Innovation . “Milano si candida ad ospitare la fiera unica dell’ortofrutta italiana”, e` stato detto. Benissimo. Ma bisogna trovare prima l`accordo con Cesena-Macfrut , altrimenti parliamo di niente. Accordo su cui si lavora ma che non pare all`orizzonte. C`e` ancora tempo, pero`…
Intanto l`orgoglio agroalimentare veronese lancia un altro salone per Maggio 2016: Fruit & Veg System, ovviamente – dicono gli organizzatori – “per fare sistema”. Mah… Tanto di cappello alle capacita` e all`esperienza dei manager scaligeri, pero` serve davvero uno slancio sovrumano di progettualita` per rendere vincente questa scelta. Nella torre di Babele fieristica il ministero non mette bocca, eppure qualcosina in piu` potrebbe dire e fare . Non solo fare l`indiano sulla riva del fiume a vedere che succede e chi si rompe la testa per primo.
Abbiamo capito che lo sforzo aggregativo di FruitImprese, Cso, Italia Ortofrutta e Ice ha portato ad un nuovo e rinnovato spazio Italy davvero bello e funzionale, pero` per il resto avanziamo in ordine sparso tra Regioni, Consorzi, Mercati, porti, logistica, ecc. Siamo forse i primi contribuenti dei bilanci della fiera berlinese, gli azionisti tedeschi ringraziano il Sistema Italia che non c`e…d`altronde manco il Governo si fa vedere. E grazie all`ex ministro Paolo De Castro che ha fatto in qualche modo le veci di Martina visitando i nostri padiglioni. In fin dei conti cos`e` l`ortofrutta per l`Italia? Solo la seconda voce dell`export agroalimentare, robetta , 8,2 miliardi di controvalore tra export e import. Ma al ministero c`e` qualcuno che sa fare I conti?
Poi c´e da migliorare la scenografia. Poco prodotto esposto, bisogna osare di piu. Dagli olandesi era un tripudio di colori e prodotti mediterranei. Cosi`anche in casa spagnola. Lo stand di Opera, coloratissimo, con una bella cascata di pere, dovrebbe far capire a tutti come si fa.
Poi c“e` il mondo dei Mercati che dopo la diaspora e le guerre intestine , si sta riorganizzando attorno a Italmercati; un nuovo soggetto forte che si pone come punto di aggregazione e di confronto col mondo politico-istituzionale. Poi c´`e` un grande player, un campione nazionale come il gruppo Orsero che riprende il largo dopo difficolta` e ristrutturazioni aziendali. Di soggetti forti c“e` bisogno in questo mondo : basta con la retorica del piccolo e` bello, che ci confina nelle nicchie.
Poi la novita` della troupe di Report-Rai3 in giro per la fiera dopo la sentenza dell`Antitrust ai danni di Coop per violazione dell´art.62. Qualche imbarazzo, pochi disposti a parlare. Ma qui non si tratta di fare pettegolezzi, c`e` una sentenza che parla, anche se Coop ha annunciato ricorso. Comunque prendiamo il lato positivo della cosa. Quando mai una trasmissione popolare e molto seguita (e anche criticata) si e` occupata di ortofrutta, mostrando anche cos`e` questo business, non solo massaie che parlano dei prezzi di pomodori e zucchine? Aspettiamo aprile per vedere che ne uscira`.
Infine il messaggio piu` importante che esce dal salone berlinese: con tutti i nostril limiti, con tutti i nostril difetti l`Ìtalia c`e. Nel 2015 pur con la Russia, con le barriere, con il Governo che fa poco o niente, comunque abbiamo fatto il record dell’export: 4,4 miliardi. Gli spagnoli restano lontani, ma loro sanno fare Sistema e noi no. Restiamo dei solisti, la nostra e` la “disorganizzazione organizzata”. Non siamo rassegnati, partiamo da qui. C`e` voglia fare meglio, di innovare, di aggregarsi, di andare a caccia di nuovi mercati, senza dimenticare il nostro mercato domestico: l“Europa. Lo vogliamo regalare tutto agli spagnoli? Insomma concludendo faccio mio il commento dolce-amaro di Luca Granata al timone di Opera: “Andiamo un po` meglio, ma possiamo fare molto di piu`”.
BERLINO È SEMPRE BERLINO. E L’ITALIA C’È, NONOSTANTE TUTTO…
Cosa abbiamo capito al termine di questa Fruit Logistica 2016? Alcune cose, cosi` alla rinfusa. Che la fiera di Berlino soffrira` pure di gigantismo ma resta la numero uno al mondo. Al momento e’ cosi`. Unico appuntamento davvero globale, direi planetario… Madrid e Macfrut stanno cercando una loro dimensione euro-mediterranea aperta verso Est e verso Sud (Africa). Ma Berlino e` Berlino. Punto. Berlino dovrebbe essere un esempio per fare concertazione e programmazione. Ma l`Italia, questa pazza Italia, va “in senso ostinato e contrario” come cantava De Andre`. Fiera Milano e Ipack Ima sono venuti a lanciare TuttoFood 2017 con in abbinata Fruit Innovation . “Milano si candida ad ospitare la fiera unica dell’ortofrutta italiana”, e` stato detto. Benissimo. Ma bisogna trovare prima l`accordo con Cesena-Macfrut , altrimenti parliamo di niente. Accordo su cui si lavora ma che non pare all`orizzonte. C`e` ancora tempo, pero`…
Intanto l`orgoglio agroalimentare veronese lancia un altro salone per Maggio 2016: Fruit & Veg System, ovviamente – dicono gli organizzatori – “per fare sistema”. Mah… Tanto di cappello alle capacita` e all`esperienza dei manager scaligeri, pero` serve davvero uno slancio sovrumano di progettualita` per rendere vincente questa scelta. Nella torre di Babele fieristica il ministero non mette bocca, eppure qualcosina in piu` potrebbe dire e fare . Non solo fare l`indiano sulla riva del fiume a vedere che succede e chi si rompe la testa per primo.
Abbiamo capito che lo sforzo aggregativo di FruitImprese, Cso, Italia Ortofrutta e Ice ha portato ad un nuovo e rinnovato spazio Italy davvero bello e funzionale, pero` per il resto avanziamo in ordine sparso tra Regioni, Consorzi, Mercati, porti, logistica, ecc. Siamo forse i primi contribuenti dei bilanci della fiera berlinese, gli azionisti tedeschi ringraziano il Sistema Italia che non c`e…d`altronde manco il Governo si fa vedere. E grazie all`ex ministro Paolo De Castro che ha fatto in qualche modo le veci di Martina visitando i nostri padiglioni. In fin dei conti cos`e` l`ortofrutta per l`Italia? Solo la seconda voce dell`export agroalimentare, robetta , 8,2 miliardi di controvalore tra export e import. Ma al ministero c`e` qualcuno che sa fare I conti?
Poi c´e da migliorare la scenografia. Poco prodotto esposto, bisogna osare di piu. Dagli olandesi era un tripudio di colori e prodotti mediterranei. Cosi`anche in casa spagnola. Lo stand di Opera, coloratissimo, con una bella cascata di pere, dovrebbe far capire a tutti come si fa.
Poi c“e` il mondo dei Mercati che dopo la diaspora e le guerre intestine , si sta riorganizzando attorno a Italmercati; un nuovo soggetto forte che si pone come punto di aggregazione e di confronto col mondo politico-istituzionale. Poi c´`e` un grande player, un campione nazionale come il gruppo Orsero che riprende il largo dopo difficolta` e ristrutturazioni aziendali. Di soggetti forti c“e` bisogno in questo mondo : basta con la retorica del piccolo e` bello, che ci confina nelle nicchie.
Poi la novita` della troupe di Report-Rai3 in giro per la fiera dopo la sentenza dell`Antitrust ai danni di Coop per violazione dell´art.62. Qualche imbarazzo, pochi disposti a parlare. Ma qui non si tratta di fare pettegolezzi, c`e` una sentenza che parla, anche se Coop ha annunciato ricorso. Comunque prendiamo il lato positivo della cosa. Quando mai una trasmissione popolare e molto seguita (e anche criticata) si e` occupata di ortofrutta, mostrando anche cos`e` questo business, non solo massaie che parlano dei prezzi di pomodori e zucchine? Aspettiamo aprile per vedere che ne uscira`.
Infine il messaggio piu` importante che esce dal salone berlinese: con tutti i nostril limiti, con tutti i nostril difetti l`Ìtalia c`e. Nel 2015 pur con la Russia, con le barriere, con il Governo che fa poco o niente, comunque abbiamo fatto il record dell’export: 4,4 miliardi. Gli spagnoli restano lontani, ma loro sanno fare Sistema e noi no. Restiamo dei solisti, la nostra e` la “disorganizzazione organizzata”. Non siamo rassegnati, partiamo da qui. C`e` voglia fare meglio, di innovare, di aggregarsi, di andare a caccia di nuovi mercati, senza dimenticare il nostro mercato domestico: l“Europa. Lo vogliamo regalare tutto agli spagnoli? Insomma concludendo faccio mio il commento dolce-amaro di Luca Granata al timone di Opera: “Andiamo un po` meglio, ma possiamo fare molto di piu`”.
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