L’INCENDIO ALLA ORTOROMI: DANNI PER OLTRE 3 MILIONI DI EURO

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Nonostante gli ingenti danni causati dall’incendio che ha distrutto i 3.000 metri quadri di capannone dell’azienda agricola Corradi della cooperativa padovana Ortoromi, nella notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio (leggi news), il lavoro nei 24 ettari di serre rimaste illese dalle fiamme continua. Già l’altro giorno 20 dipendenti si sono rimboccati le maniche e hanno raccolto radicchi e insalate.

 

  

Le difficoltà non mancano: la gran parte dei mezzi agricoli sono stati distrutti nel rogo, così come le celle frigo e alcune linee di confezionamento. Ma grazie agli altri stabilimenti di stoccaggio e lavorazione di Ortoromi, cooperativa di cui Corradi è tra le maggiori socie, le insalate possono essere lavate, confezionate e consegnate ai clienti.

La famiglia Pelosin, proprietaria azienda agricola, sta stimando i danni, che si confermano essere oltre i 3 milioni di euro.

Sulle cause che hanno dato origine all’incendio stanno ancora indagando i periti della Procura: molto probabilmente bisognerà attendere dopo l’Epifania per il verdetto.

“Le perdite materiali sono enormi: anni di sacrifici e di investimenti sono andati in fumo, ora dovremmo fare i conti con tutti gli aspetti finanziari e ci auguriamo che le banche ci vengano incontro in tal senso", commenta Elio Pelosin, Vice Presidente di Ortoromi e proprietario dell’Az, Agr. Corradi insieme al figlio Fabio.

"Dal punto di vista del lavoro però andiamo avanti, come abbiamo sempre fatto. L’azienda agricola dovrà ora far fronte a grandi sfide in termini economici ed organizzativi, ma queste non avranno ripercussioni sui nostri dipendenti, se non il fatto che dovranno lavorare ancora di più per supplire alla mancanza dei mezzi meccanici”.

“Ringraziamo anche tutti le persone, gli amici e i clienti che ci stanno dimostrando solidarietà per l’accaduto”. Le altre realtà agricole facenti parte di Ortoromi stanno ora contribuendo a rimpiazzare temporaneamente i macchinari per la raccolta andati distrutti. Le insalate in attesa di lavorazione vengono per il momento conservate nelle celle frigo di Villanova e Loreggia, nel Padovano.

 

 

Nella foto Fabio Pelosin, accanto a quel che resta del capannone dell’azienda agricola Corradi

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