Capodanno infernale per le aziende Ortoromi e Spreafico. Due grossi incendi, avvenuti a poche ore di distanza uno dall’altro, hanno devastato alcuni stabili delle due imprese ortofrutticole. Il primo rogo è avvenuto la notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio, quando le fiamme hanno avvolto il magazzino Ortoromi di Marcon dell’azienda agricola Corradi.
Le prime stime parlano di oltre 4 milioni di euro di danni per l’impresa veneta. L’azienda agricola, proprietà della famiglia Pelosin, è tra i soci principali di Ortoromi, azienda leader in Italia nella produzione di insalate di IV gamma – le insalate in busta pronte al consumo. La superficie coinvolta sono gli oltre 3000 metri quadrati di magazzini generali dell’azienda. Nei capannoni di Marcon erano custoditi numerosi macchinari agricoli, motrici di camion, celle frigo, imballi, linee confezionatrici, oltre a quintali di materiale di consumo agricolo.
Durante le prime ore dell’incendio non c’era nessuno al lavoro o nei paraggi, fatto che ha reso possibile l’assenza di persone ferite ma ha d’altro canto rallentato la chiamata di soccorso ai vigili del fuoco, avvenuta verso le 6 di mattina su segnalazione di Fabio Pelosin. Le serre che custodiscono le insalate in crescita sono rimaste illese, così come gli uffici di pertinenza. Sulle cause che hanno dato origine all’incendio stanno lavorando i vigili del fuoco: i magazzini erano coperti parzialmente da assicurazione.
“Per la nostra operativa agricola è un duro colpo dal punto di vista economico e umano: vedere anni di lavoro e sacrifici andare in fumo fa male a chi ha tanto faticato per realizzare tutto ciò” commenta Elio Pelosin, presidente di Ortoromi “ma siamo anche gente veneta abituata a rimboccarsi le maniche: per fortuna nelle serre e sui campi l’insalata continua a crescere comunque e le linee produttive di lavaggio e confezionamento di IV gamma sono illese. Andiamo avanti, a testa bassa”.
Infatti oltre allo stabilimento di Marcon, Ortoromi può contare su altri 3 siti di trasformazione e confezionamento delle insalate, 2 in Veneto (4.000 metri quadri a Villanova di Camposampiero e 7.500 a Loreggia, entrambe in provincia di Padova) e 1 in Campania (3.500 metri quadri a Bellizzi, in provincia di Salerno).
Tra i piani di sviluppo dell’azienda c’è da mesi l’ultimazione del nuovo stabilimento di Borgoricco (Padova), che centralizzerà in 18.000 metri quadrati le linee produttive ora dislocate nelle altre due sedi venete, dando lavoro a più di 200 persone solo nella parte di lavaggio e confezionamento. Il tutto in un’ottica di risparmio idrico, abbattimento delle emissioni e razionalizzazione delle risorse.
Il secondo incendio è avvenuto ieri, giorno di capodanno, nello stabilimento della Spreafico a Dolzago (Lecco), una delle principali imprese ortofrutticole italiane. Le fiamme hanno avvolto rapidamente i capannoni dell’azienda.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con dieci autobotti per cercare di domare il rogo. L’intera area è stata posta sotto sequestro. Pare che le fiamme possano essere partite dall’area destinata agli imballaggi. Si teme il dolo.
Nella prima foto in alto l’incendio nel magazzino della Ortoromi, nella seconda immagine quello sviluppatosi nello stabilimento della Spreafico