TROPPI PESTICIDI NEGLI ALIMENTI, IN SPAGNA PUBBLICATO UN RAPPORTO “DENUNCIA”

02/12/2024

Estero

Gli alimenti venduti in Spagna contengono residui di 106 diversi pesticidi. Alcuni, come il glifosato, non vengono neppure ricercati dalla Agencia Española de Seguridad Alimentaria (AESAN), preposta ai controlli.

L’associazione ambientalista Ecologistas en Acción in un rapporto intitolato ‘Directo a tus hormonas’ (‘Dritto ai tuoi ormoni’) denuncia un lassismo che mette in pericolo la popolazione, agricoltori in primis. Lo riporta un articolo di greatitalianfoodtrade.it firmato da Marta Strinati. (1)

Spagna, invasione di pesticidi

322.000 tonnellate di pesticidi sono state vendute nell’Unione europea nel 2022. Il 10% in meno rispetto al 2021, soprattutto a causa dei rincari generati dalla guerra in Ucraina, ma sempre troppo.

Nella classifica per volumi, la Spagna è al secondo posto, con una quota del 18% sulle vendite totali di agrotossici nella UE. Una quota elevata, peraltro in calo del 26% in confronto all’anno precedente.

La precede la Francia (21%) e la seguono Germania (15%) e Italia (14%). (2)

Meno controlli sugli alimenti

L’ampio ricorso ai pesticidi si combina con l’attenuazione dei controlli sugli alimenti.

AESAN continua a campionare sempre meno. Nel 2022 (ultimi dati disponibili) ha analizzato 1.743 alimenti, pari a 3,61 campioni ogni 100.000 abitanti.

Una performance che segna un declino marcato (erano 2.773 nel 2017) e pone la Spagna in fondo alla classifica europea.

106 diversi pesticidi

Le analisi di AESAN evidenziano la presenza di residui in oltre un terzo (36%) dei campioni analizzati. Questa percentuale aumenta al 43% per frutta e verdura.

I pesticidi rintracciati sono 106, così caratterizzati:

– 59 che alterano il sistema endocrino, tra cui il DDT

– 32 pesticidi non autorizzati nell’Unione Europea

– 17 candidati alla sostituzione a causa dei loro effetti cancerogeni, tossici per la riproduzione, disgreganti il sistema endocrino o che soddisfano 2 delle 3 caratteristiche di persistenza, bioaccumulo e tossicità.

Effetto cocktail

Il rapporto AESAN rivela che il 22% dei campioni analizzati presenta residui di più pesticidi. Il caso estremo è un campione di pera con residui di 9 pesticidi diversi.

Non rassicura la circostanza che nel 99% dei casi i residui siano compresi entro i limiti di legge. Infatti,

– la compresenza di diverse molecole non viene considerata nei test di tossicità per l’autorizzazione all’impiego di un pesticida

– vi sono evidenze scientifiche sulla tossicità (misurabile) dell’esposizione a cocktail di pesticidi e altri agrotossici, anche alle dosi ammesse in UE (3,4)

– i pesticidi che alterano gli ormoni, in particolare, agiscono a dosi molto basse.

Il glifosato ‘dimenticato’

Il glifosato – pur essendo il secondo fitofarmaco più venduto in Spagna, nel 2022 – non è stato cercato in nessun campione dalle analisi di AESAN.

Negli alimenti venduti in Spagna persistono più pesticidi di quelli analizzati, conclude Ecologistas en Acción.

Le richieste di Ecologistas en Acción

‘Si può dedurre che la Spagna continui a fare affidamento su un sistema alimentare che dipende fortemente dai pesticidi. Ciò mette a rischio la salute della popolazione, dei lavoratori e della natura’, sottolinea l’associazione ambientalista spagnola.

Ecologistas en Acción chiede pertanto:

– all’Agenzia spagnola per la sicurezza alimentare di migliorare i controlli aumentando il numero di campioni e di pesticidi analizzati, includendo quelli effettivamente utilizzati nei campi, come il glifosato

– al ministero dell’Agricoltura di aiutare la produzione agroalimentare spagnola a differenziarsi come fonte di prodotti sani e non tossici, consentendo ai produttori di vivere con dignità.