L’ALLUVIONE HA DEVASTATO I CACHI SPAGNOLI: DISPONIBILE SOLO UN TERZO DEL POTENZIALE

Condividi

La DANA si è abbattuta sul raccolto di cachi nella regione di Ribera Alta di Valencia, cuore della produzione spagnola di questo frutto. Come riportato da Valencia Fruits, la potente tempesta ha lasciato sulla sua scia forti piogge, inondazioni, vento, grandinate e persino qualche tromba d’aria, che hanno colpito duramente il raccolto che era ancora nei campi in attesa di essere raccolto. La conseguenza è una significativa riduzione del raccolto, tra il 50% e il 60% in meno per il resto della stagione. Secondo Prats, la riduzione del raccolto genererà un leggero aumento dei prezzi, ma in nessun modo “compenserà le perdite subite a causa della DANA”.

Il settore dei cachi stava affrontando una nuova stagione in un quadro di relativa stabilità, con un potenziale produttivo massimo iniziale di 350.000 tonnellate. I parassiti e le malattie avevano già modificato il volume complessivo del raccolto, ma la stagione era iniziata normalmente. Tuttavia, il passaggio della DANA nell’ultima settimana di ottobre ha lasciato “solo un terzo del raccolto potenziale in grado di andare sul mercato per il resto dell’anno, creando una situazione molto complicata da gestire”, sottolinea Pascual Prats, presidente di AEKAKI. Inoltre, la tempesta è arrivata in un momento critico per gli operatori del settore dei cachi. Novembre è il mese in cui normalmente si raggiunge il picco dell’anno in termini di volumi prodotti e venduti sul mercato. In questo contesto, come sottolinea il presidente di AEKAKI, “il calo del raccolto genererà un leggero aumento dei prezzi di vendita, ma in nessun caso potrà compensare le perdite subite a causa della DANA. Inoltre, ci costringerà ad adeguare l’offerta disponibile per soddisfare al meglio la domanda dei clienti. Ma è chiaro che il volume di frutta disponibile sarà ridotto fino alla fine della stagione. Con ciò che resta del raccolto, sarà difficile arrivare a Natale”.
Nei frutteti, la preoccupazione maggiore al momento è rappresentata dalle aziende agricole che sono state allagate per diversi giorni e alcune sono addirittura ancora sott’acqua, il che facilita la comparsa di funghi e accelera la marcescenza dei frutti. “In generale, le forti piogge hanno accelerato la maturazione dei cachi”, spiega Pascual Prats. Ciononostante, il presidente di AEKAKI considera una notizia positiva il fatto che “parte del raccolto di questa stagione è andato perduto ma, in linea di massima, non sono stati osservati danni che avranno ripercussioni sullo sviluppo dei prossimi anni”.

Per quanto riguarda la copertura assicurativa agricola, Prats sottolinea che “le polizze non coprono tutti i danni che si sono verificati. Per i danni causati dalla grandine non ci sono problemi, ma per quelli causati dalle inondazioni o dalle infrastrutture la copertura è scarsa.”
Da parte sua, Rafael Perucho, responsabile dell’Organismo di Regolamentazione della DOP Kaki Ribera del Xúquer, sottolinea che, in base alle informazioni che stanno ricevendo, stimano che “con totale certezza è andato perso il 60% del raccolto che doveva ancora essere effettuato nei campi. Ma si tratta ancora di un dato provvisorio, perché nessuno osa dare garanzie, in quanto si sta aspettando di analizzare le aree ancora allagate.”
Date le date in cui si è verificata la DANA, non c’era praticamente nulla nelle camere e tutta la produzione era nei campi. Secondo le stime della Denominazione di Origine, rimanevano 90 milioni di chili da raccogliere e certificare. “Questa è stata una stagione normale, in cui la denominazione si aspettava di gestire circa 120 milioni di chili di cachi e novembre è il picco della stagione”, conclude Rafael Perucho.

Immagine di apertura: Cachi danneggiati dal maltempo, fonte: AEKIKI

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE