IN SICILIA ORTAGGI E STRUTTURE AGRICOLE SOTT’ACQUA, ALLAGATO IL MERCATO DI LICATA

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Dopo mesi di siccità finalmente la pioggia. Le precipitazioni sono arrivate purtroppo con violenza e intensità estreme e provocando danni un po’ dappertutto in Sicilia. Particolarmente colpita la piana di Licata dove il fiume Salso, ingrossato dalle piogge, ha rotto gli argini raggiungendo un’altezza di otto metri, un livello mai registrato prima in questa zona. Il fiume è esondato distruggendo gran parte dei raccolti di ortaggi e mettendo in ginocchio gli agricoltori.
Il centro agricolo in provincia di Agrigento, posto sulla costa Sud della Sicilia e ultimo avamposto della “fascia trasformata” che da Pachino arriva appunto fino a Licata, rappresenta una fiorente area di produzione delle colture ortive sotto tunnel. Oggi gli agricoltori contano i danni e temono di non farcela a rialzarsi. La furia dell’acqua e del fango ha completamente distrutto i raccolti ortofrutticoli che, miracolosamente sopravvissuti alla precedente siccità, erano pronti per essere raccolti. Peperoni, melanzane, zucchine e altri ortaggi sono andati perduti, insieme alle serre, ai tunnel e agli impianti di irrigazione di ultima generazione.
Il sindaco di Licata, Angelo Balsamo, ha descritto una situazione desolante, con il mercato ortofrutticolo e la vicina stazione ferroviaria sommersi dall’acqua e dai detriti. Gli agricoltori sono disperati per le perdite subite che mettono a rischio la sopravvivenza delle loro aziende. Da qui l’appello del sindaco che ha chiesto la dichiarazione dello stato di calamità naturale, sottolineando l’urgenza di interventi per sostenere le imprese agricole e ripristinare la normalità nella città. “L’alluvione ha letteralmente distrutto alcune aziende hanno perso la produzione ma anche gli investimenti. Se non verrà sostenuta adeguatamente – afferma il sindaco – l’agricoltura di questo comprensorio potrà considerarsi morta, finita. Serve un intervento immediato perchè altrimenti perderemo economia e centinaia di posti di lavoro, indotto compreso”.

Deliberato lo stato di emergenza: La Sicilia stanzia 2,8 milioni di euro dal Fondo di riserva


Per Licata e per le altre zone della Sicilia colpite gravemente dagli eventi alluvionali degli ultimi due giorni, la Giunta di governo convocata con urgenza dal presidente della Regione, Renato Schifani, ha deliberato lo stato di emergenza regionale, stanziando 2,8 milioni di euro dal Fondo di riserva per le spese impreviste del bilancio regionale per effettuare, nel più breve tempo possibile, gli interventi ritenuti indispensabili per rimuovere le situazioni di pericolo e ripristinare lo stato dei luoghi colpiti dalle piogge alluvionali del 19 e del 20 ottobre.
Tra i cinque interventi prioritari, nelle aree maggiormente colpite, individuati a seguito dei sopralluoghi del dipartimento Tecnico con gli uffici del Genio civile, dell’Autorità di bacino e della Protezione civile, quello che interessa la foce del fiume Salso, dove sarà avviato un intervento urgente per rimuovere i detriti alluvionali che ostruiscono il regolare deflusso delle acque verso il mare, con l’obiettivo di ripristinare la normale funzionalità. La giunta, inoltre, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo, ha dato incarico al dipartimento competente di delimitare le aree agricole della piana di Licata maggiormente colpite, quantificando i danni alle infrastrutture, alla produzione agricola e alle attrezzature. La copertura finanziaria – si legge in una nota della Presidenza della Regione – sarà garantita da apposite risorse del Programma di sviluppo rurale.

Angela Sciortino

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