LE TRE IGP DELL’UVA (CANICATTÌ, MAZZARRONE E PUGLIA) INSIEME ALLA LUV

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Un fronte comune per far conoscere sempre più l’uva da tavola Igp e andare alla conquista di nuovi mercati. Con questo obiettivo i responsabili del Consorzio dell’uva da tavola di Canicattì Igp, Marsello Lo Sardo (presidente) e Giovanni Giglia (vicepresidente) parteciperanno da martedì, per tre giorni, alla Luv, Fiera dell’uva da tavola, che si svolgerà a Bari per accendere sempre più i riflettori su un prodotto di qualità.

«E’ la prima fiera che parlerà soltanto dell’uva da tavola – spiega Lo Sardo – Avrà una valenza europea e sarà la prima a cui parteciperemo portando il marchio Igp. Le tre Igp dell’uva da tavola, Canicattì, Mazzarrone e la Puglia si presenteranno insieme e questo è molto importante. Ringrazio tutto lo staff organizzativo per gli sforzi che stanno mettendo per allestire una fiera in cui saranno in vetrina le tre zone italiane più importanti per la produzione di uva da tavola Igp. Per noi è una grande soddisfazione stare accanto ai colossi del settore».

Dopo la recente “Terre d’uva” che si è svolta a Canicattì due settimane fa, adesso l’uva da tavola Igp sbarca oltre Stretto. La Fiera Luv di Bari segnerà una svolta nella strategia della commercializzazione dell’uva da tavola. Ci sarà un unico stand per le tre Igp a segnare un’alleanza che porterà ottimi risultati sul fronte della conquista dei mercati italiani ed europei.

«Cerchiamo – aggiunge Lo Sardo – di farci conoscere innanzitutto sui mercati italiani, ma sappiamo bene che dobbiamo guardare oltre. Stiamo lottando, in Sicilia, anche contro le avversità climatiche di cui sicuramente si parlerà a Bari, ma dobbiamo avere come obiettivo di ampliare la nostra offerta con nuovi tipi di uva. Pensiamo alla “Vittoria” o alla “Red Globe” e più in avanti anche all’uva senza semi. L’innovazione, sui mercati, è fondamentale».

«Il territorio di Canicattì e la nostra uva Igp – dice Giovanni Giglia – ha necessità di farsi conoscere sempre più. La Luv sarà proprio una fiera di settore, quindi creerà un rapporto privilegiato con operatori e buyers anche della GDO e anche dall’estero. La presenza compatta delle tre Igp significa che è il momento di fare squadra perché proprio adesso c’è molta attenzione da parte di tutti gli operatori del settore verso un prodotto di qualità, certificato. Cosa che costituisce la differenza vincente. Questo è il momento giusto, dobbiamo sfruttarlo».

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