VERTICAL FARMING, NUOVO CONTAINER GREEN PER SPERIMENTARE NUOVE VARIETÀ VEGETALI

Condividi

L’Istituto di Produzioni Vegetali della Scuola Superiore Sant’Anna arricchisce la dotazione delle proprie strutture di ricerca con l’allestimento di un “Container high cube isotermico”, una camera climatica personalizzata per la sperimentazione di coltivazioni di diverse varietà vegetali, che apre la possibilità di utilizzare tecniche innovative nell’ambito della vertical farming, per approfondire lo studio della risposta delle specie ortofloricole a variazioni di condizioni ambientali e colturali.
L’allestimento è stato realizzato grazie al Progetto AGRITECH, nell’ambito delle iniziative di sistema della Missione 4, Componente 2, Investimento 1.4 “Potenziamento strutture di ricerca e creazione di “campioni nazionali di R&S” su alcune Key Enabling Technologies” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU.

L’inaugurazione della nuova struttura si è svolta venerdì 11 ottobre presso la sede dell’Istituto di Produzioni Vegetali a San Giuliano Terme. Presenti Pietro Tonutti, direttore dell’Istituto, Luca Sebastiani, docente di Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboreee, e Anna Mensuali, docente di Orticoltura e Floricoltura, che hanno presentato le principali linee di ricerca sviluppate dai gruppi di ricerca che utilizzeranno la struttura, a seguire tre relazioni di approfondimento sulle tematiche connesse alla coltivazione delle specie ortofloricole in ambiente controllato. Presente anche la rettrice Sabina Nuti.

Il “Container high cube isotermico” è un container ricondizionato adibito a vertical farm, interamente personalizzato da Greatit srl, società attiva nel campo dell’agricoltura sostenibile e a km0. La struttura è composta da una camera per la sperimentazione per diverse tipologie vegetali con un volume interno di 25,13 metri cubi, ed è stata attrezzata con ogni strumento necessario all’accrescimento delle piante in condizioni controllate. Un sistema di controllo della cella consente di variare la temperatura da +5°C a +45°C e di regolare altri parametri ambientali fondamentali, come il controllo dell’umidità, tra il 60 e il 90%, o l’attivazione di un sistema anti-stratificazione che provvede ad aspirare aria nella zona alta e a diffonderla al suolo in modo da ottenere condizioni termo igrometriche uniformi in tutta la cella, senza che i flussi d’aria investano direttamente il prodotto da trattare. E ancora un sistema di fertirrigazione consente la distribuzione di fertilizzanti con l’acqua di irrigazione e di somministrare simultaneamente soluzioni diverse.

Tutte queste caratteristiche rendono la camera climatica particolarmente adatta alla sperimentazione scientifica. Al suo interno sono state collocate scaffalature, di misura diversa da quella normalmente utilizzata nel commercio per ortaggi come microgreen e baby leaves (giovani piantine e foglie in fase di crescita degli ortaggi a foglia) idonee all’accrescimento di specie diverse di medie dimensioni e sensori per la valutazione della qualità della luce, una telecamera interna e il software per la gestione delle regolazioni anche remoto, tramite smartphone e tablet.

Nella camera climatica i ricercatori dell’Istituto di Produzioni Vegetali potranno realizzare, per il progetto AGRITECH, sperimentazioni che prevedono la crescita di semenzali di specie ortive in un sistema idroponico, ovvero un sistema di coltivazione fuori dal suolo, con rilevamento dei parametri necessari a selezionare i diversi genotipi in funzione della loro risposta alla somministrazione di acqua a diverso grado di salinità.

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE