VOLUMI DI RADICCHIO A PICCO, GEOFUR: “PRIMI SUL MERCATO GRAZIE AL PRECOCE”. IL PIANO SULLA IV GAMMA

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Geofur insiste e investe sulla IV Gamma. L’azienda di Legnago (Verona), specializzata nella produzione e commercializzazione di radicchio, da sempre core business dell’impresa scaligera, si sta preparando alla nuova stagione e a novembre sarà pronta con la gamma completa per quanto riguarda il prodotto già lavato, confezionato e pronto all’uso. “Oltre a varie referenze con vari abbinamenti delle diverse tipologie di radicchio, utilizzeremo un nuovo packaging sostenibile, in cartoncino”, spiega Cristiana Furiani (nella foto), responsabile commerciale del gruppo veronese.

“Con i nostri investimenti sul radicchio precoce siamo arrivati per primi sul mercato”

Parlando della stagione dei radicchi l’imprenditrice veneta spiega inoltre come si sia partiti con alcune difficoltà: “Il clima tra agosto e settembre, caratterizzato prima da alte temperature e poi da piogge abbondanti, ha causato una produzione piuttosto scarsa. Come Geofur l’offerta delle referenze è completa (dal radicchio variegato, al Chioggia-tondo lungo, al Verona), ma in anticipo di alcune settimane rispetto ad altre realtà del comparto. Siamo soddisfatti perché l’investimento nelle varietà molto precoci ci ha portato ad avere in anticipo rispetto alla concorrenza tutte le varietà”.

Volumi di radicchio a picco: fino al -70%

Il nodo rimane però la mancanza di prodotto: “I volumi sono ai minimi, con cali del 60-70% e con prezzi elevati e richieste che sono nella media per ottobre. Le pezzature sono ridotte, con la merce che ha poco peso. La mancanza di prodotto è di questo periodo, più avanti si vedrà. Quasi certamente però non ci sarà la produzione dello scorso anno. Si dovrebbe tornare più alla normalità all’inizio di novembre. A Natale, periodo sempre significativo per il mercato del radicchio, mancheranno probabilmente dei volumi, ma non come in queste settimane”.

Il nuovo business con le zucche ornamentali

Geofur lavora anche le zucche, “un comparto su cui sta aumentando il lavoro, in particolare con la Delica. Per la prima volta – rivela Furiani – abbiamo iniziato ad approcciarci anche al mercato delle zucche ornamentali. Una novità che sta piacendo, visto che le vendite in GDO e all’ingrosso sono più che soddisfacenti. È nato quasi per gioco, per una mia passione personale per questa particolare tipologia di zucca. Invece ne è nato un business interessante, seppur rimanga una nicchia”.

Emanuele Zanini

emanuele.zanini@corriereortofrutticolo.it

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