SPREAFICO, LE STRATEGIE SU AVOCADO, IV GAMMA E BERRIES E IL LAVORO DI REBRANDING

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Avocado, IV Gamma e piccoli frutti. Sono queste alcune delle direttrici su cui si sta focalizzando Spreafico. “Sono linee di prodotto strategiche con un importante potenziale di ulteriore crescita dopo i riscontri più che positivi registrati negli ultimi anni – spiega Stefano Aiello (nella foto), direttore marketing del gruppo lombardo.

Le strategie sull’avocado

Per quanto riguarda “l’oro verde”, “il mercato conferma la crescita ottenuta nelle ultime stagioni, sia nella GDO che nei centri agroalimentari. Sull’avocado abbiamo ottenuto riscontri ancora migliori rispetto alla media. Stiamo inoltre lavorando per aumentare ancora i consumi nelle famiglie di questo prodotto esotico, attraverso una comunicazione efficace, segmentando ulteriormente l’offerta, creando assortimenti che soddisfino i bisogni dei diversi target di consumo”, spiega Aiello.

Sulla comunicazione il lavoro è trasversale: da quella “tradizionale”, a quella social, fino ad arrivare al punto vendita direttamente, “su cui puntiamo molto”.

Sul format utilizzati nella vendita dell’avocado Spreafico si sta concentrando sul pezzo singolo e sul confezionato con diverse grammature. “Tuttavia stiamo valutando anche nuove confezioni. Il lavoro da effettuare è ancora importante visto che la penetrazione sul mercato è del 25%, ma in crescita. La versatilità del prodotto in cucina, gli importanti aspetti nutrizionali e i diversi benefici che apporta, rendono l’avocando un prodotto strategico”.

Innovazione vincente sulla IV Gamma

Per quanto riguarda la IV Gamma, il gruppo di Dolzago (Lecco) prosegue sulla strada dell’innovazione, puntando sulle macedonie funzionali (con tre referenze), lanciate lo scorso anno, oltre alle referenze di base. “I riscontri sono stati soddisfacenti e in crescita. Seppur rimangano delle nicchi di mercato, il valore generato è significativo”, commenta il marketing manager di Spreafico.

Piccoli frutti, “serve ancora insistere sulla comunicazione”

Mercato interessante e in crescita pure quello dei piccoli frutti, “su cui riteniamo debba essere fatta una comunicazione ancora più efficace per aumentare i consumi e non banalizzare il prodotto. È una categoria tutta da raccontare”, ricorda ancora Aiello. Uno dei punti critici dei berries sono da una parte il prezzo e dall’altra la conservabilità. “Sul primo punto è un fattore da considerare e infatti stiamo pensando a proposte con diverse grammature per non superare certe soglie di prezzo, sebbene notiamo come il consumatore cerchi spesso come prima cosa valore e qualità. Sul secondo aspetto è fondamentale lavorare mantenendo costante la qualità del prodotto, anche grazie all’efficienza logistica, elemento essenziale, in particolare per questi frutti”.

Il lavoro sul marchio Spreafico

Per quanto riguarda le banane, Aiello esprime grande soddisfazione per l’annata che si sta profilando, “anche grazie al lancio del prodotto con il nostro marchio privato, affiancata dalla specializzazione nella maturazione del prodotto, grazie ali nostri centri dedicati, e nell’efficienza distributiva. Nonostante la presenza di grandi player in questo comparto, ci stiamo ritagliando una fetta di mercato importante”.

Sull’esotico, in generale, dopo le sofferenze generali dell’ultimo periodo, “come gruppo ci aspettiamo di arrivare ad una chiusura d’anno interessante. Stiamo studiando delle attività promozionali ed espositive che prevedono la presentazione della nostra ampia gamma a marchio proprio”.

E proprio il lavoro realizzato sul marchio, con un’importante operazione di rebranding, presentata alla passata edizione di Marca lo scorso gennaio, sta dando i frutti sperati: “Il marchio Spreafico è stato declinato su tutti i nostri prodotti. L’uniformità nella proposta, con il nostro brand come marchio di fabbrica in evidenza ha avuto riscontri positivi”

Infine non mancano piani di sviluppo con un’espansione distributive e attività di marketing su brand di cui Spreafico è distributore e produttore esclusivo per l’Italia come la pera Angys e il mandarino Tango Fruit.

“Sulla campagna sudafricana di Tango – che sta volgendo al termine – abbiamo ottenuto buoni riscontri di vendite. Su Angys la campagna inizierà a gennaio. Con questo prodotto puntiamo a portare innovazione in un mercato, quello delle pere, un po’ in sofferenza. Proponiamo un prodotto di valore per uscire dall’appiattimento del mercato. I risultati ci stanno dando ragione”.

Emanuele Zanini

emanuele.zanini@corriereortofrutticolo.it

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