BATTAGLIO: IMPORT SOTTO CONTROLLO. VOLA L’AVOCADO. ESORDIO DELLO STAND A MADRID

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Si sta profilando un 2024 equilibrato per l’import ortofrutticolo, con numeri positivi anche se non come quelli registrati nel 2023. A delineare il mercato d’importazione è Luca Battaglio (nella foto), presidente dell’omonimo gruppo torinese, tra i principali gruppi presenti in Italia, focalizzati in particolare sull’import.

“Quest’anno sia le produzioni di frutta tropicale sia quelle in contro-stagione sono state sotto controllo”, afferma l’imprenditore piemontese. “Il nodo rimane quello di importare volumi sufficienti senza esagerare con i quantitativi per non ingolfare il mercato. Perché se arriva troppa merce è un incubo. Serve inviare i volumi corretti. Dopo periodi in passato di eccessivi invii di prodotto, in generale tra gli importatori sta nascendo una maggiore consapevolezza, con programmi meno audaci, più oculati e quindi lavorando con maggiore responsabilità. A favorire questa condizione è stata la diminuzione di volumi nell’import causata dalle problematiche riguardanti il clima e i ritardi della logistica e di conseguenza delle navi, prima per la crisi del Canale di Suez e poi, indirettamente, per le problematiche nei porti degli Stati Uniti”.

Avocado inarrestabile: “I consumi crescono anche in Italia ma serve comunicare”

Entrando nel dettaglio delle produzioni, uno dei prodotti più performanti rimane l’avocado. “Oltre a partner storici nei Paesi produttori, puntiamo molto sulla nostra produzione in Paesi come Cile, Perù e Colombia che ci garantiscono di coprire il mercato 12 mesi l’anno con una costante produzione di qualità. I consumi stanno crescendo costantemente. Anche in Italia. Nel Belpaese – sottolinea Battaglio – ci stiamo avvicinando a un chilo di consumo di avocado pro capite all’anno (nel 2024 siamo a circa 8-900 grammi). Solo pochi anni fa eravamo fermi a 250 grammi. Il salto è notevole. Ma c’è ancora tanta strada da fare, considerando anche che la media europea oscilla tra 1,5 e 2 chili pro capite all’anno. In Italia siamo a metà dell’opera. E per stimolare, in generale, i consumi ci stiamo impegnando in progetti di comunicazione e promozione anche con la WAO, World Avocado Organization, con la quale lavoriamo anche nel fare cultura su un prodotto in forte espansione”.

“Favorevole alla produzione italiana di avocado ma difficile creare un piano strutturato”

La produzione di avocado ha iniziato a mettere radici anche in Italia, specie in Sicilia, seppur ancora con numeri marginali ma che potrebbero crescere progressivamente. “Noi come gruppo non abbiamo produzioni italiane, tuttavia sono favorevole al suo sviluppo. Nonostante ciò – osserva – vedo difficile creare un sistema italiano strutturato e con dimensioni sufficienti per affrontare in maniera organizzata i mercati. Serve un progetto coordinato, senza frammentazioni. Mi auguro che ciò comunque accada, ma ripeto trovo difficile che ciò avvenga”.

Sulle altre produzioni il 2024 si sta rivelando come un’annata piuttosto equilibrata, in particolare per le banane che hanno mantenuto buoni risultati lungo tutti i primi dieci mesi dell’anno. “L’ananas ha avuto alti e bassi ma in generale è nella media. I limoni sono partiti sottotono per poi “scaldarsi” nella seconda parte della stagione. Le pere sono partite bene ma con un finale meno positivo. Gli agrumi sono stati costanti con risultati discreti”.

Per Battaglio primo anno con lo stand a Madrid

Battaglio poi promuove a pieni voti Fruit Attraction, che sta acquistando progressivamente punti su Fruit Logistica fino a superarla nelle preferenze. A Madrid per la prima volta quest’anno il gruppo piemontese è presente con uno stand, a differenza di Berlino, dove i manager dell’azienda partecipano solo come visitatori. “Dieci, quindici anni fa Berlino era la fiera internazionale per eccellenza. Nella kermesse spagnola salutavo gli amici spagnoli che non riuscivo a vedere in Germania. Anno dopo anno, però, gli espositori si sono spostati verso Madrid, che si colloca anche in un periodo più congeniale, verso fine anno, dove si fanno bilanci e si programma per l’annata successiva, a partire dalla frutta tropicale, ma non solo. Per questo quest’anno abbiamo deciso di puntare su Madrid con uno stand, mentre abbiamo rinunciato a farlo a Berlino già nell’edizione del febbraio scorso e così faremo anche per il 2025. In Italia investiamo invece su Marca che sta ottenendo ottimi riscontri”.

Come gruppo Battaglio punta in alto: “Stiamo crescendo soprattutto con le nostre aziende agricole, con cui stiamo rafforzando la nostra produzione in aree strategiche come Argentina, per pere e mele, e in SudAfrica con gli agrumi, oltre che in Colombia con l’esotico, oltre a Cile, Costa Rica e Perù”.

Emanuele Zanini

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