POMODORI, L’EXPORT SPAGNOLO SEGNA IL PASSO: -35% IN 10 ANNI

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Nell’ultimo decennio, le esportazioni spagnole di pomodori sono andate costantemente diminuendo, anche se le entrate generate sono aumentate, secondo i dati di Estacom (Agenzia fiscale Icex). Tuttavia, nella stagione 2023/2024, questa tendenza si è invertita, con una riduzione di entrambi gli indicatori.

Dalla campagna 2014/2015, nazioni quali Regno Unito, Francia, Paesi Bassi e Germania hanno ridotto gli acquisti di pomodori spagnoli. Il Regno Unito è in testa a questo calo con un -59,94%, seguito da Francia (-46,2%), Paesi Bassi (-42,86%) e Germania (-9,47%), anche se quest’ultima ha mostrato una lieve ripresa nell’ultima stagione.

In totale, l’export è diminuito di 342,97 milioni di kg, con un calo del 35% dal 2014/2015. Nella campagna 2023/2024, la Spagna ha esportato 632,61 milioni di kg, appunto il 35% in meno rispetto al 2014/2015.

A dispetto del calo del volume, la Spagna ha generato 1.094,37 milioni di euro dalle esportazioni di pomodori, con un prezzo medio di 1,73 euro/kg. Il Regno Unito ha pagato il prezzo più alto (2,29 euro/kg), seguito dalla Germania (1,87 euro/kg) e dai Paesi Bassi (1,69 euro/kg).

La Germania è stata la principale nazione acquirente, con 205,48 milioni di kg di pomodori per 384,89 milioni di euro. Francia e Paesi Bassi si sono classificati al secondo e terzo posto in termini di volume, mentre il Regno Unito si è distinto in termini di valore pagato. La Polonia è stata il quinto paese importatore di pomodori spagnoli.

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