LENTICCHIE, SALGONO LE IMPORTAZIONI (+7,8%), CROLLA L’EXPORT (-19%)

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Con l’approssimarsi delle festività di fine anno e con l’abbassarsi delle temperature, ritornano di attualità le lenticchie, prodotto tipico della tradizione e della dieta mediterranea. Di questi legumi – che si ritiene siano stati i primi coltivati e consumati dall’uomo – in Italia ne vengono prodotti 1.569.700 chilogrammi su 1.948 ettari di terreni, secondo i dati Istat 2011.


La principale regione di produzione è l’Umbria, seguita da Sicilia, Puglia, Calabria, Marche, Toscana e Sardegna. La Lenticchia di Castelluccio di Norcia ha ottenuto il riconoscimento Igp dall’Unione Europea, mentre sono una decina le lenticchie inserite nell’elenco delle specialità tradizionali censite dalle Regioni.
Ma andando ad analizzare l’interscambio nazionale di lenticchie secche, si scopre che nel 2010 l’Italia ne ha importato 32.306.202 di chilogrammi, con un aumento del 7,8% rispetto al 2009, a fronte di un’esportazione di 1.163.518 chilogrammi, in calo del 19%. Le lenticchie che arrivano sulle tavole degli italiani, provengono principalmente dal Canada (22.754.972 kg), dagli Stati Uniti (4.373.002 kg), dalla Cina (2.272.320 kg) e dalla Turchia (1.410.199 kg).
Presumibilmente saranno quindi pochi gli italiani che nelle prossime festività cercheranno la fortuna nel piatto con lenticchie di produzione nazionale; i più, senza saperlo, festeggeranno con prodotti di importazione.

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