A OTTOBRE IL CAVOLFIORE DELLA PIANA DEL SELE SUGLI SCAFFALI CON IL BOLLINO DELL’IGP

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Arriveranno sugli scaffali a partire da ottobre i primi cavolfiori identificati dal bollino “Cavolfiore della Piana del Sele IGP”. Il riconoscimento, fortemente voluto dalla OP Solco Maggiore, è giunto a seguito di un iter durato 4 anni. Attualmente è in via di costituzione il Consorzio di Tutela a cui dovranno aderire gli agricoltori che decideranno di produrre il prodotto IGP e avvieranno l’iter di certificazione della loro produzione. Il Consorzio si occuperà del controllo, della promozione e della valorizzazione del prodotto a marchio”.


“La costituzione del Consorzio – anticipa Antonio Vocca, responsabile generale della OP Solco Maggiore – dovrebbe completarsi contestualmente all’arrivo sul mercato dei primi lotti di prodotto marchiato. La IGP rappresenta il riconoscimento della reputazione del nostro prodotto. Al di là della certificazione, che garantisce il rispetto di determinate caratteristiche, la IGP è espressione della vocazione del territorio, del sistema di produzione, del valore nutrizionale e della versatilità gastronomica del prodotto. Inoltre, esprime l’unicità e il valore socio-economico di questa produzione, coltivata in pieno campo e con l’impiego importante di manodopera”.

Angelo Vocca


Il riconoscimento della IGP renderà il Cavolfiore della Piana del Sele più riconoscibile sugli scaffali, anche grazie a una cura particolare nel sistema di confezionamento. “Per i prodotti premium – spiega Vocca – abbiamo predisposto una confezione in cartoncino dotata di una etichetta particolarmente ricca di informazioni. Oltre a quelle obbligatorie per legge per i prodotti ortofrutticoli, riporta anche l’etichetta nutrizionale, con valori calcolati sui lotti di produzione, il claim autorizzato dal ministero e un QR code che raccoglie informazioni sul prodotto, la sua storia, alcune ricette, ma anche i rapporti delle analisi effettuate sul prodotto. Ci sarà poi anche una linea base, per cui non cambia la qualità del prodotto, ma il confezionamento è in cassette”.
Per promuovere la nuova IGP è in previsione un piano di comunicazione mirato sui diversi canali di vendita, anche grazie all’accesso di contributi destinati alla promozione dei prodotti a marchio.
E’ ancora presto, al momento, per stimare quale sarà la produzione IGP. “L’areale di produzione del Cavolfiore della Piana del Sele – conclude Antonio Vocca – copre 1.200 ettari, con una potenzialità di 24-25 milioni di corimbi. Stiamo ancora raccogliendo le adesioni al consorzio degli agricoltori. C’è bisogno di aggregare il maggior numero di produttori e confezionatori e fare una programmazione della produzione, insieme ai nostri referenti della gdo Fra qualche mese potremo avere delle informazioni più precise”.

Elena Consonni

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