I narcos sfruttano sempre più la frutta e la verdura per nascondere la droga. Come scrive Guido Olimpio sul Corriere della Sera, i trafficanti di stupefacenti utilizzano carichi di ogni tipo per contrabbandare la merce illegale. Quelli dell’Ecuador, per esempio, infilano i “sacchi” tra le banane, uno dei prodotti tipici dell’export nazionale. I messicani utilizzano qualsiasi tipo di verdura o frutta: in alcuni casi modellano i pacchi di droga per farli somigliare al lime, all’insalata, alle carote. Il giornalista del Corsera cita episodi realmente avvenuti. Recentemente, per esempio, al confine tra Messico e California, i doganieri americani hanno intercettato anfetamine per un valore di 5 milioni di dollari: erano celate in finte angurie. Ogni giorno transitano giganteschi TIR pieni di merci: difficile controllarli tutti.
Anche in Italia non mancano i sequestri di questo tipo. Il mese scorso, per esempio, era stata trovata della droga al posto di frutta e verdura in un mercato cittadino a Taranto, che aveva portato a due arresti.
Il maggio scorso droga diretta dalla Spagna all’Italia viaggiava nascosta nei camion stracolmi di frutta. Due carichi di hashish e marijuana, del peso complessivo di oltre tre tonnellate, erano stati intercettati dai finanzieri del comando provinciale di Roma e dal personale dell’Agenzia delle dogane e monopoli di Civitavecchia. Se immessa sul mercato la droga avrebbe fruttato oltre tre milioni di euro.