LA TURCHIA BLOCCA ISRAELE, BOOM DEI PREZZI DELL’ORTOFRUTTA

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La decisione del governo turco di bloccare gli scambi commerciali con Israele a causa dei bombardamenti di quest’ultimo sulla Striscia di Gaza sta contribuendo all’aumento dei prezzi di frutta e verdura per i consumatori israeliani, secondo quanto riportato dal Daily Sabah.

Dopo una prima limitazione delle esportazioni di 54 tipi di prodotti, come riporta Fruitnet, a maggio le autorità turche hanno introdotto un divieto generalizzato a causa del continuo peggioramento della situazione umanitaria a Gaza.

“In seguito alla sospensione delle importazioni dalla Turchia a causa del suo boicottaggio di Israele, si è verificato un aumento dei prezzi di frutta e verdura”, ha confermato l’emittente pubblica israeliana KAN.

Il commercio bilaterale tra i due Paesi ammontava a quasi 7 miliardi di dollari l’anno prima della sospensione di quest’anno.

In risposta, il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha dichiarato che il Paese si sta concentrando sulla produzione locale e sulle importazioni da Paesi alternativi.

I prezzi sono stati influenzati anche dalla sospensione cautelativa da parte di Israele delle verdure provenienti dalla Giordania dopo la scoperta di batteri del colera nel delta del fiume Yarmouk.

Il Consiglio israeliano delle piante e delle associazioni agricole ha chiesto il sostegno finanziario del governo per abbassare i costi agricoli e ridurre i prezzi per i consumatori.

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