ADDIO A CLAUDIO SCALISE, UN GENTILUOMO DEL MARKETING ORTOFRUTTICOLO

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È morto a Reggio Calabria lunedì 19 agosto Claudio Scalise (nella foto), fondatore e managing partner di SGMarketing, una delle più prestigiose società italiane specializzate in strategie per il settore agroalimentare, promotrice di innumerevoli iniziative rivolte al comparto dell’ortofrutta. 

L’improvvisa scomparsa, dovuta a complicazioni post-operatorie, sta suscitando, man mano che la notizia si diffonde, un profondo cordoglio nei tantissimi imprenditori e manager che hanno avuto la fortuna e l’onore di averlo come partner o consulente per i loro progetti di promozione e di sviluppo. È stato attivo fino a pochi giorni prima di morire.

Stimatissimo professionista, per la serietà e la cura del suo approccio al lavoro e per le sue acute analisi, Claudio Scalise era in particolare un profondo conoscitore del settore ortofrutticolo e dei suoi rapporti con la distribuzione. Ha lavorato con le maggiori realtà dell’ortofrutta italiana e c’era lui dietro ad alcune delle iniziative di maggior successo che hanno coinvolto il settore.

Era nato in Calabria il 21 maggio 1958. Dopo gli studi liceali si era trasferito a Bologna dove si è laureato in Agraria con specializzazione in economia. 

Claudio Scalise è stato direttore del COVOER (Consorzio per la valorizzazione dell’ortofrutta dell’Emilia Romagna, poi trasformato in CSO e quindi in CSO Italy) dal 1990 al 1998. Ha fondato a Bologna, verso la fine della sua esperienza in COVOER, SGMarketing, e ha successivamente dato vita ad una serie di società collegate, da SG Consulting, attiva dal 1992 al 2010, a SG Project, ed era amministratore unico di POP Marketing Events Srl, la creatura più recente, di cui si occupava dal gennaio 2023.

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Claudio Scalise aveva con noi del Corriere Ortofrutticolo una consuetudine di ottimi rapporti fin dalla seconda metà degli Anni Novanta, quando ancora era il direttore del COVOER. Abbiamo fatto insieme molte cose, è stato nostro apprezzato collaboratore, la sua relazione è stata per anni un perno dell’evento Protagonisti dell’Ortofrutta Italiana, che portiamo avanti da oltre 12 anni. Ci ha dato degli ottimi consigli. Ne abbiamo apprezzato la serietà, la correttezza e anche il suo riservato ma gradevole modo di essere un amico cordiale.

Ha scritto di sé: “Rispetto, impegno e pazienza sono i valori chiave che mi guidano nella vita e nel lavoro”. Era proprio così, è sempre stato per noi, proprio per queste sue caratteristiche, uno dei punti di riferimento più importanti.

Ai suoi familiari, a cui era tanto vicino, a tutti i suoi colleghi in SGMarketing, a partire dal direttore Salvo Garipoli, su cui ha riposto una grandissima fiducia, vanno le condoglianze più sentite della nostra redazione. Ad esse si uniscono anche quelle di Omnibus Comunicazione. (Red.)

Ciao Claudio

La notizia della scomparsa di Claudio ci ha colto di sorpresa, come uno schiaffo che brucia sulla guancia. Claudio per noi del Corriere era non solo un apprezzato collaboratore (fra l’altro era coordinatore del Comitato di indirizzo del nostro giornale) ma anche un consigliere che godeva della fiducia di tutti. E anche una persona seria, perbene, di cui ti potevi fidare. Non a caso certi interventi del prof. Corrado Giacomini venivano pubblicati solo dopo una amichevole supervisione di Claudio, che non faceva mai mancare il suo parere tecnico/scientifico, sempre espresso con garbo, senza supponenza, in amicizia, ma con la serietà di chi conosce le cose di cui parla. La stima e la credibilità di cui Claudio godeva nel mondo delle imprese dell’ortofrutta erano il suo biglietto da visita. Non a caso c’era lui dietro alcune delle più azzeccate iniziative di marketing di successo nel settore, dal rilancio delle mele di pianura (Consorzio MelaPiù) al riposizionamento dell’immagine della frutta secca come alimento salutare e non dannoso alla salute. Con Claudio abbiamo condiviso tante iniziative, a partire dall’evento Protagonisti dell’ortofrutta italiana, che in alcune edizioni lo ha visto speaker apprezzato e competente. Avevamo in cantiere tante nuove idee e progetti da condividere con lui, sempre per valorizzare il made in Italy, potendo contare sui suoi consigli e sul suo bagaglio di competenze ed esperienze. Ci mancherà.

A titolo personale e come direttore del giornale mi unisco alle condoglianze dell’Editore e dell’intera Redazione, e abbraccio con affetto la famiglia.

Lorenzo Frassoldati

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