RINNOVATO IL CONTRATTO PER QUADRI E IMPIEGATI AGRICOLI

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Dopo quindici ore di trattative, il 18 giugno in tarda notte è stato sottoscritto il verbale di rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) per i quadri e impiegati agricoli scaduto il 31 dicembre 2023.

Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che il rinnovo ha rappresentato un passo importante per dare risposte ai circa 22.000 tra quadri ed impiegati agricoli, che lavorano presso quasi 8.000 imprese agricole, a cui – precisa la Coldiretti – è stata garantita la necessaria copertura contrattuale in termini di recupero del potere d’acquisto, relativamente al biennio 2022/2023, garantendo complessivamente per il biennio 2024/2025, con un aumento contrattuale del 6,9%, di cui il 5% con decorrenza 1° aprile 2024 e l’1,9% dal 1° gennaio 2025

Si tratta anche della riconferma – spiega la Coldiretti – della dinamicità del settore agricolo e del ruolo che può svolgere a sostegno della ripresa.

Il rinnovo siglato da tutte le organizzazioni datoriali e di rappresentanza sindacale del mondo agricolo si contraddistingue – conclude la Coldiretti – in termini di contenuti in una riconferma e rafforzamento del sistema di welfare contrattuale con un grande impegno nel rilancio della previdenza integrativa oltre alla integrale riconferma degli assetti contrattuali esistenti.

Il senso di responsabilità ha prevalso anche sulla difficile congiuntura economica segnata da due guerre e dai continui eventi atmosferici come alluvioni, pioggia insistente e siccità, che hanno colpito il settore agricolo.

L’accordo, come sottolinea Confagricoltura, è arrivato al termine di un negoziato serrato, durato quasi sei mesi, caratterizzato da incertezze legate all’andamento degli indicatori di riferimento.

Sotto il profilo normativo è stato disciplinato il lavoro a termine con la previsione di specifiche causali e sono state introdotte figure professionali meglio rispondenti alle nuove esigenze delle imprese agricole, più moderne e strutturate.

È stato poi introdotto nel contratto un articolo relativo al lavoro agile, finalizzato a favorire l’utilizzo di questa innovativa modalità di esecuzione della prestazione lavorativa, che può aiutare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e sviluppare la cultura del lavoro per obiettivi.

Un’attenzione particolare è stata dedicata alla previdenza complementare, nell’ottica di garantire a una platea sempre più ampia di lavoratori il secondo pilastro previdenziale.

La firma dell’accordo – commenta Confagricoltura – è un segnale di attenzione e responsabilità verso una categoria di lavoratori particolarmente qualificati e che rivestono ruoli di rilievo nelle imprese agricole.

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