PESCHE E NETTARINE DI ROMAGNA IGP, CAMPAGNA COMMERCIALE DAL 27 GIUGNO

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Il Consorzio di Tutela e Valorizzazione delle Pesche e Nettarine di Romagna IGP darà il via ufficialmente alla campagna commerciale il 27 Giugno con un evento di lancio a Cesenatico, Museo della Marineria, ore 10.

Si tratta di una campagna un po’ speciale dopo almeno tre anni di difficoltà produttive, infatti, il 2024 parte con un progetto di promozione realizzato nell’ambito del Piano di Sviluppo della Regione Emilia-Romagna che proseguirà fino al 2025. Un supporto importante per i produttori soci del Consorzio: Apoconerpo, Apofruit, Coferasta, EIAR, Granfrutta ZANI, Eur.O.P. Fruit, I Poderi Spa, Orogel Fresco, Minguzzi spa Consortile.

Il Consorzio di Tutela e Valorizzazione rappresenta, con la sua base sociale, una superficie certificata di 921 ettari e il totale prodotto commercializzabile IGP di 12.040 tonnellate.

La zona di produzione della “Pesca e Nettarina di Romagna” comprende il territorio di Ferrara con i Comuni di: Argenta, Cento, Codigoro, Copparo, Ferrara, Fiscaglia – loc. Massa Fiscaglia, Poggio Renatico, Portomaggiore, Terre del Reno – loc. S. Agostino, Tresignana – loc. Tresigallo, Voghiera. Bologna con i comuni di: Borgo Tossignano, Budrio, Casalfiumanese, Castel Guelfo di Bologna, Castenaso, Fontanelice, Granarolo dell’Emilia, Imola, Medicina, Minerbio, Molinella, Mordano. Forlì – Cesena con i comuni di: Bertinoro, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Cesena, Cesenatico, Dovadola, Forlì, Forlimpopoli, Gambettola, Gatteo, Longiano, Meldola, Mercato Saraceno, Modigliana, Montiano, Predappio, Roncofreddo, Savignano sul Rubicone. Ravenna con i Comuni di: Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Cervia, Conselice, Cotignola, Faenza, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda, Ravenna, Riolo Terme, Russi, Sant’Agata sul Santerno, Solarolo. 5) Provincia di Rimini con il comune di Santarcangelo di Romagna.

Quest’anno, la campagna prenderà il via con le nuove varietà precoci previste dal Disciplinare di produzione IGP rinnovato dall’Unione Europea nel 2023, già disponibili al consumo, dal mese di giugno. Seguiranno poi le varietà medie, a partire dai primi di luglio e le tardive che arrivano fino a metà settembre, tutte inserite nel disciplinare per le loro caratteristiche organolettiche e gustative tipiche della zona di produzione certificata IGP.

Il Disciplinare di Produzione delle Pesche e Nettarine di Romagna IGP prevede norme rigorose per garantire la qualità e l’autenticità del prodotto. Tra i requisiti principali figurano:

·       Origine geografica ristretta: La produzione è limitata ad un’area specifica della Romagna, sfruttando le particolari condizioni climatiche e il terreno idoneo che contribuiscono a dare alle pesche e nettarine quelle caratteristiche uniche di succosità e sapore.

·       Metodi di coltivazione: I produttori sono tenuti a seguire pratiche agricole che favoriscono la qualità del prodotto e la salvaguardia dell’ambiente come la concimazione, l’irrigazione, la difesa integrata.

·        Qualità organolettica: Tutte le pesche e nettarine devono superare i requisiti di qualità alla raccolta prima di essere commercializzate con il marchio IGP. Questo include il rispetto dei parametri di maturazione determinati dal grado zuccherino, (9° brix per le precoci e 11 °brix per le medio tardive) e dimensioni minime (67 mm di calibro e un peso minimo di 137 g.) assicurando che solo i frutti migliori raggiungano il consumatore.

Il Presidente del Consorzio, Paolo Pari, ha enfatizzato l’importanza di questo progetto a sostegno della Identità Romagnola: “Con il nuovo Disciplinare di Produzione IGP che non è solo un insieme di regole, ma una promessa di qualità e sostenibilità che facciamo ai nostri consumatori e con il supporto di comunicazione realizzato grazie al sostegno della Regione Emilia Romagna e dei Soci, ritorneremo a farci notare sul mercato cercando di consolidare la fiducia e la lealtà dei nostri clienti e di proteggere la grande eredità storica delle pesche e nettarine di Romagna”.

Con una produzione annuale intorno alle 200.000 tonnellate l’Emilia-Romagna si conferma la seconda regione di produzione d’Italia raggiungendo il 20% del totale nazionale che quest’anno, dalle prime stime CSO Italy arriverà a superare di poco le 970.000 tonnellate.

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