"Tra i fattori che contribuiscono ad aggravare la situazione già grave del settore agroalimentare – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – vi è sicuramente la mala gestione dei fondi Ue per l’agricoltura. Nella sola Calabria, sono 200 i milioni di euro provenienti dalle risorse comunitarie che vengono sottratti alla ripresa del comparto agroalimentare".
"Soldi che finiscono invece nelle mani di coloro che non hanno alcun interesse a favorire la rinascita dell’agricoltura italiana".
Lo confermano i dati forniti dal Ministero per le Politiche Agricole, confermati dalle numerose operazioni condotte dalle forze dell’ordine – continua Tiso – ogni anno. "Il dato cresce ulteriormente fino a 800 milioni di euro se si tiene conto anche di situazioni analoghe in Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna. Questo fenomeno danneggia gravemente la credibilità del primario italiano ed è per questo che è doveroso garantire un presidio costante della legalità, necessaria sia perché queste risorse vengano effettivamente destinate agli interessi del mondo agricolo, e quindi dei cittadini, sia per dimostrare l’alta moralità che ha da sempre contraddistinto il lavoro degli agricoltori italiani. E’ quindi evidente – conclude Tiso – come sia necessario vigilare sulle procedure di assegnazione e sulle modalità di utilizzo e di spesa di queste risorse".