Dopo un 2023 di grande complessità da un punto di vista produttivo, il 2024 di Romagnoli si è aperto con il consolidamento delle referenze di alta gamma èVita Residuo Zero ed èVita Armonia Gourmet.
Si tratta di risultati importanti che nascono da scelte coraggiose compiute da Romagnoli F.lli Spa in controtendenza rispetto a un settore che in Italia, nel tempo, ha visto quasi dimezzarsi le superfici coltivate a patate: negli ultimi 30 anni si è passati da oltre 70mila a poco meno di 40mila ettari, con una contrazione più accentuata negli ultimi 2-3 anni anche a causa delle problematiche fitosanitarie che hanno colpito la coltura e per i danni da Agriotes spp (ferretto).
“Ricerca varietale e garanzia del gusto fondamentali”
L’obiettivo dell’azienda è investire sulla ricerca varietale, su test sensoriali e sulle collaborazioni tecnico-scientifiche per selezionare varietà in possesso del requisito fondamentale per avere un approccio vincente: il gusto. “La capacità di guardare e leggere gli scenari che ci attendono è fondamentale: come si evolve il mercato in termini di gusto e bisogni di consumo, come si modificherà la produzione, come incideranno i cambiamenti climatici, come possiamo migliorare il nostro impatto ambientale in questo scenario di mutamento. Abbiamo deciso di essere parte di questo cambiamento necessario, realizzando progetti orientati a disegnare una produzione più sostenibile, con varietà più resistenti alle patologie e alla sempre più frequenti annate siccitose” spiega Giulio Romagnoli (nella foto), Amministratore Delegato di Romagnoli F.lli spa.
Più consapevolezza tra i consumatori delle diverse tipologie di patate e loro usi
Le caratteristiche organolettiche sono oggetto di specifiche ricerche: “La selezione delle varietà tiene ovviamente conto delle performance agronomiche, ma l’aspetto gustativo è prioritario in quanto elemento fondamentale per fidelizzare il consumatore.
Questo sta portando ad un cambio di paradigma: si sta progressivamente affermando tra i consumatori una maggiore consapevolezza sulle varietà e le loro specifiche destinazioni d’uso, quindi se prima a guidare l’acquisto erano prevalentemente le indicazioni sulle classiche destinazioni d’uso riportate sulla confezione in maniera slegata dalle varietà, ora si sceglie in base alle loro specifiche caratteristiche organolettiche che le fanno performare in modo eccellente nella destinazione d’uso scelta.
Da circa 10 anni ci avvaliamo dell’Istituto per la Bio-Economia (IBE) del CNR di Bologna per condurre con frequenza pianificata test sensoriali sulle varietà selezionate. Valutiamo parametri organolettici definiti nel corso di un decennio di lavoro congiunto, possiamo quindi tracciare l’andamento delle preferenze e capire in anticipo come programmare coerentemente la produzione”, spiega ancora Romagnoli.
E’ questo il metodo che ha portato Romagnoli a identificare la varietà Melrose, selezionata per il suo gusto distintivo e caratteristiche organolettiche straordinarie, protagonista della referenza premium del marchio èVita con il nome èVita Armonia Gourmet. Con una caratteristica buccia rosa e una polpa di colore giallo-arancio intenso, garantisce al consumatore una nuova esperienza gustativa poiché le sue proprietà organolettiche la rendono eccellente per essere cotta al forno ed ottenere gustosi e croccanti contorni, per preparare in casa dei deliziosi gnocchi e ottenere dei cremosi e saporiti purè. Tali caratteristiche di pregio sono comunicate al consumatore anche grazie a una confezione glamour e accattivante dalle linee eleganti e moderne.
Selezione varietale chiave di volta della strategia
“L’attenzione alla selezione delle varietà è anche la chiave di volta della nostra strategia aziendale – sottolinea Romagnoli -, abbiamo fatto della conoscenza e della ricerca i nostri asset più importanti: coltivare a Siracusa non è come coltivare in Emilia-Romagna o nel Fucino, e se davvero si vuole lavorare su temi fondamentali come la riduzione dell’impronta idrica e la riduzione dei trattamenti senza rinunciare al gusto, è essenziale scegliere bene in partenza quali varietà coltivare. A titolo di esempio, le patate a pasta gialla èVita Residuo zero sono il risultato di un lungo percorso di ricerca e sviluppo varietale, partito dalla selezione di varietà naturalmente tolleranti alle principali fitopatie che colpiscono la coltura ed evolutosi nello sviluppo dettagliato di protocolli agricoli codificati; elemento questo imprescindibile della nostra proposta commerciale a residuo zero che permette di ridurre i trattamenti fitosanitari in pieno campo e quindi di attuare i principi di prevenzione alla base della certificazione”.
Questo, secondo quanto viene rilevato da Romagnoli, sta rafforzando la fiducia dei consumatori nei confronti delle linee a “residuo zero” perché senza rinunciare alla qualità e alla bontà dei prodotti, si può acquistare un prodotto più sostenibile a un prezzo competitivo.
Secondo l’azienda, resta auspicabile un nuovo impulso sulla trasparenza delle informazioni sui prodotti e sulla loro tracciabilità, un’operazione culturale sul cibo che potrebbe vedere la distribuzione protagonista.
In termini di numeri, per il 2024 Romagnoli registra un aumento delle superfici controllate a filiera in Italia del +15% rispetto al 2023. Questo il frutto di investimenti continui in risorse umane, assistenza tecnica, attrezzature e ricerca e sviluppo che ha rafforzato la propria posizione di category leader sia verso la produzione, sia verso il mercato. Mercato che riconosce il valore delle scelte strategiche e commerciali dell’azienda portando un incremento a volume di +13% e a valore +25% nel 2023 rispetto all’anno precedente.
L’azienda si appresta alla pubblicazione del suo terzo bilancio di sostenibilità, a testimonianza della forte sensibilità ambientale del management, ben consapevole che per creare economie sane e virtuose, basate su produzioni locali di qualità, è necessario investire in tecniche e tecnologie a sempre minor impatto, in personale sempre più qualificato e in partner d’impresa realmente motivati a prendere parte a percorsi di miglioramento della filiera. E per quanto concerne il riconoscimento di tali impegni da parte dei consumatori, “noi facciamo la nostra parte – spiega Romagnoli – ma crediamo molto nel ruolo che la Distribuzione può e potrà sempre di più avere anche in futuro, se, come auspichiamo, utilizzerà i criteri ESG come linee guida per selezionare i suoi fornitori, un metodo responsabile per individuare partner”. (e.z.)