“La Commissione ha in serbo un ricatto per il Parlamento europeo. Se l’Eurocamera rifiuterà di approvare le proposte dell’esecutivo europeo su pesticidi e ripristino della natura, la Commissione non presenterà nessuna nuova legislazione sulle Tea, le tecnologie di evoluzione assistita che possono contribuire a rendere l’agricoltura più sostenibile.
È quanto ha fatto trapelare il sito d’informazione europea EURACTIV. Ed è ciò che ha fatto capire, sebbene in modo più sottile, Frans Timmermans, in un intervento ieri in commissione agricoltura del Parlamento europeo”.
Lo rivela Herbert Dorfmann (nella foto), responsabile della politica agricola per il Partito Popolare Europeo che aggiunge: “L’approccio del Vice-presidente della Commissione europea responsabile del Green Deal è inaccettabile e totalmente antidemocratico. La proposta sulle tecnologie di evoluzione assistita è parte integrante del programma della Commissione europea e, più nel dettaglio, della strategia Farm to Fork, che punta ad accelerare la transizione europea verso un sistema alimentare sostenibile”.
Secondo Dorfmann “le proposte della Commissione sui pesticidi e sul ripristino della natura non hanno niente a che vedere con quella sulle Tea”. “Noi europarlamentari siamo direttamente eletti dai cittadini europei e abbiamo il diritto e il dovere di votare come riteniamo sia giusto. Se bocceremo la proposta sul ripristino della natura perché la consideriamo inutile e quella sui pesticidi perché mal fatta, si tratterà semplicemente di una scelta democratica. L’opposto della minaccia della Commissione di bloccare il dibattito sulla cisgenetica. Il Parlamento europeo non si piegherà ai ricatti di Timmermans”.