Annata record per i produttori frutticoli del consorzio Melinda con un conferimento complessivo di 3 milioni e 700 mila quintali di mele, un bilancio a cui vanno aggiunti circa 150.000 quintali del secondo stacco delle Fuji che stanno per essere raccolte nell’Alta Val di Non. Una produzione record – conferma il presidente di Melinda, Michele Odorizzi (nella foto).
Tra le varietà la Golden Delicious è in testa con 2,7 milioni di quintali, seguita dalla Stark con 296.000 quintali, dalla Renetta con 210.000 quintali, a seguire la Fuji con 150.000 quintali e la Gala con 135.000 quintali, cui vanno aggiunte piccole quantità di mele delle più disparate varietà.
"Si tratta – dice Odorizzi – di un’annata che dal punto di vista della produzione certamente ha dato gran di soddisfazioni ai nostri soci. A guastare l’esito positivo alcune grandinate che hanno contribuito ad aumentare in modo consistente il conferimento di mele da assegnare all’industria, che è circa di 300.000 quintali. Sul mercato poi dovranno essere collocati circa 700.000 quintali di mele con danni lievi da grandine che non possono essere marchiate Melinda, in quanto la DOP è riservata esclusivamente al prodotto di prima categoria. E’ proprio verso il prodotto "grandinato" che i commerciali di Melinda dovranno avere una particolare attenzione: le mele infatti sono di ottima qualità perché la grandine ne ha modificato soltanto l’aspetto esteriore, non certo la qualità organolettica".
"Quest’anno – prosegue il presidente – siamo in presenza di un’ottima qualità: la palma dell’eccellenza va senza dubbio assegnata alla Renetta del Canada che presenta gusto e aspetto esteriore notevoli. Ma anche tutte le altre varietà risentono di un autunno favorevole che ha contribuito a dare un prodotto ottimo. In questi giorni abbiamo iniziato la campagna di vendita che, come sempre, è partita in sordina in quanto le nostre mele attendono lo smaltimento della produzione della pianura".
Dove ha stoccato Melinda questa super-produzione? "Purtroppo non siamo riusciti a mettere tutto il prodotto nelle nostre celle di conservazione: circa 180.000 quintali sono stati trasferiti in celle frigo fuori dalla Val di Non; ma siamo certi che il prodotto verrà conservato allo stesso modo di quanto viene fatto nelle nostre strutture. Da ora in poi incomincia il momento più difficile: quello della collocazione di questa grande produzione sul mercato. Non è un lavoro facile ma sono fiducioso, perché il prodotto Melinda è garanzia di qualità ed il consumatore, anche in momenti di difficoltà economica, riesce ad apprezzare la diversa qualità della mela". (fonte: trentinocorrierealpi)