Consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, come raccomandato, è un’abitudine che cresce con l’avanzare dell’età, è più frequente fra le donne, tra le persone senza difficoltà economiche e tra le persone più istruite, ma resta un’abitudine che coinvolge poche persone, mai oltre il 10% neppure nei gruppi che ne fanno un maggior consumo.
Il gradiente geografico è chiaro e mostra un’adesione al five a day significativamente più bassa nelle Regioni nel Centro-Sud rispetto a quelle del Nord Italia, ad eccezione della Sardegna in cui il consumo di 5 porzioni al giorno è fra i più alti (18%).
Già relativamente bassa la quota di persone che aderisce al five a day è anche in diminuzione nel tempo soprattutto negli ultimi anni e ovunque nel Paese; solo nelle Regioni del Centro Italia si era intravisto un aumento significativo nei primi anni del periodo di osservazione.
Se l’adesione al five a day resta un’abitudine di pochi, quasi la metà della popolazione consuma almeno 3 porzioni di frutta o verdura al giorno (46%); le caratteristiche di chi ha comunque questa buona abitudine restano significativamente associate al genere femminile, all’età, al vantaggio socio-economico, per risorse finanziarie, livello di istruzione e alla residenza nelle Regioni del Centro-Nord del Paese.
L’impatto dela pandemia
La pandemia di COVID-19 non è priva di conseguenze sui fenomeni indagati dalle sorveglianze PASSI e PASSI d’Argento. Per questa ragione, quest’anno, si è scelto di fornire un aggiornamento al biennio 2020-2021 e non di quadriennio, come invece è stato fatto in passato. In questo modo, per ogni indicatore di ciascuna tematica si disporrà di analisi relative al periodo pre-pandemico, depurate da impatto pandemia (la più recente disponibile resterà riferita al quadriennio 2016-2019) e di una fotografia in piena pandemia, relativa al solo biennio 2020-21.
I dati relativi ai cambiamenti temporali, fino al periodo pandemico, potranno essere letti, come sempre, attraverso i dati di bienni mobili.