Bio truffe in Sicilia: il Codacons è pronto a inviare una serie di esposti sui prodotti agricoli biologici. "Il Codacons – si legge in una nota – comunica l’imminente deposito di un esposto presso le Procure della Repubblica di Agrigento, Catania, Messina, Enna, Caltanissetta, Palermo, Siracusa, Ragusa Trapani volto a fare luce sulle bio-truffe".
Ad annunciarlo è il Segretario Nazionale del Codacons Francesco Tanasi (nella foto) che, insieme alle associazioni del comparto agricolo, si dichiarano indignati da quanto emerso a seguito delle verifiche recentemente effettuate dai NAS presso alcune eco-aziende agricole siciliane. In realtà, sostiene Tanasi, quello che si intende portare alla luce con le indagini è l’esistenza di un mercato di prodotti biologici che di biologico non hanno nulla, ma che finiscono sulle nostre tavole perché da noi ritenuti privi di anticrittogamici e di sostanze chimiche. Infatti, sono molti coloro che per il rispetto dell’ambiente e del mangiar sano acquistano oggi prodotti biologici, tuttavia, taluni di quegli ortaggi o di quella frutta portata in casa perché ritenuta genuina si potrebbe rivelare realizzata con pesticidi, concimi chimici, coloranti e conservanti.
“E’ per questo – continua Tanasi – che vogliamo che le indagini coinvolgano tutte le bio-aziende dell’Isola, perché pretendiamo che il consumatore non subisca truffe”. L’avvocato Bruno Messina, a cui è stato dato mandato di depositare l’esposto Codacons, definisce quelle che sono le caratteristiche delle coltivazioni biologiche. Innanzitutto, sostiene il legale dell’associazione, i prodotti biologici non devono contenere alcuna traccia di ingredienti transgenici, poiché per legge devono essere privi di OGM (organismi geneticamente modificati), laddove nei prodotti convenzionali c’è una tolleranza dello 0,9% di OGM. Inoltre, vengono coltivati non danneggiano l’ambiente, contribuendo anzi alla salvaguardia degli equilibri dell’ecosistema e alla tutela delle risorse naturali (atmosfera, suolo, acque sotterranee, ecc.).
Infine, dichiara Messina, le culture biologiche sono prive di prodotti chimici, quali pesticidi, fertilizzanti o diserbanti ed i terreni vengono concimati con i soli fertilizzanti organici. Ebbene, conclude Francesco Tanasi, proprio a causa delle rigide regole che sono state appena accennate, il coltivatore di ortofrutta biologica ha maggiore “difficoltà” di qualunque altro produttore agricolo e dunque va tutelato, perché garantire gli onesti produttori di prodotti “bio” vuol dire garantire noi stessi».