Le esportazioni ortofrutticole spagnole verso l’Ue da gennaio a settembre sono cresciute a volume del 17% totalizzando 8.070 milioni di euro, mentre sull’extra Ue si è registrato un calo del 9% per 602 milioni di euro.
Secondo i dati rielaborati da Fepex, associazione degli esportatori ortofrutticoli spagnoli, per il Paese iberico l’Unione europea ha rappresentato il 93% del valore delle esportazioni nei primi tre trimestri dell’anno. Con 2.103 milioni di euro la Germania e un +17% rappresenta la principale destinazione di frutta e ortaggi spagnoli, rappresentando il 24% del totale dell’export. Segue la Francia con 1.578 milioni di euro (15%) e Regno Unito con 1.216 milioni di euro (+16%).
Tra i Paesi non compresi nell’Ue da segnalare il declino della Russia, causato dall’embargo che ha bloccato la principale destinazione extracomunitaria della Spagna, affiancato da Norvegia, Svizzera, con un -37% (pari a 251 milioni di euro) che rappresenta il 6% del totale esportato. La Svizzera tuttavia ha in parte sostituito la Russia con 147,6 milioni di euro (+12%). In calo la Norvegia (65,7 milioni di euro, -4%), Bielorussia (9,6 milioni di euro, -66%), mentre sale Andorra (9,4 milioni di euro, +20%).
Tra i Paesi extracomunitari ci sono stati anche degli incrementi del 33%, per 351 milioni di euro (il 4% delle esportazioni spagnole). Brasile, Emirati Arabi Uniti, Algeria e Arabia Saudita sono i principali destinatari. Verso il Brasile sono stati spediti prodotti per 70 milioni di euro (+44%), verso gli Emirati Arabi Uniti 46 milioni di euro (+ 37%). In Algeria il giro d’affari è stato pari a 41 milioni di euro (+ 6%) mentre in Arabia Saudita a 31 milioni di euro (+ 50%).