“Non ci sono persone disponibili a venire a lavorare, lungo la strada che porta ad Altedo (Bologna, ndr) non è raro imbattersi in cartelli che recitano ’cercansi trattoristi’”.
A parlare, a Il Resto del Carlino, è Gabriele Blefari direttore di Patfrut, colosso che lavora un fiume colorato di pere e mele. Lo stabilimento a Monestirolo (Ferrara), in via Argenta, è un osservatorio privilegiato che si affaccia su un mercato del lavoro ’sordo’ al richiamo delle campagne. Che hanno bisogno come il pane di manodopera, ricercata ed accarezzata anche oltre i confini. “Se hai un diploma in tasca e una specializzazione – riprende –, le imprese ti corrono dietro. Adesso, stretti tra Covid e la guerra in Ucraina, è anche difficile avere dipendenti stranieri“. C’è una scadenza all’orizzonte, un mese che porta timori nel fiorire della primavera. A maggio viene fatto il punto sulla stagione, si soppesano i volumi di frutta e verdura ed anche i numeri della manodopera che sarà necessaria alle raccolte che dalla fragola arrivano alle distese macchiate di rosso pomodoro del Mezzano. Si sta correndo ai ripari, le associazioni di categoria stanno cercando di creare una banca dati. Trattorista? Ce l’ho. Raccoglitore semplice, ancora manca”.
(fonte: Il Resto del Carlino)