CAVOLFIORI BIANCHI DI LUSIA, COLTURA IN CRESCITA

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I cavolfiori bianchi di Lusia sono considerati importanti per un duplice aspetto: per il valore economico e per l’importanza ambientale, in quanto sono un ortaggio ideale per consentire una idonea rotazione delle colture. La coltivazione è in crescita: ci si sta avvicinando ai 20 mila quintali. Sono prodotti su un centinaio di ettari da una trentina di aziende.

Si caratterizzano per il colore bianco uniforme, per l’assenza di peluria, per la tenerezza, la compattezza e la croccantezza. Stanno guadagnando posizione sui mercati e le quotazioni sono abbastanza stabili e, in generale, sono ritenute valide. Si differenziano dai cavolfiori, prodotti altrove oppure importati, per la dimensione più contenuta e compatta della testa, l’infiorescenza formata dai peduncoli floreali. Vengono presentati nelle confezioni OPO Veneto contenenti sei pezzi, funzionali alla freschezza, compattezza, tenerezza e serbevolezza della copertura fogliare dell’ortaggio, valori necessari perché sia adeguatamente apprezzato dai consumatori. Il cavolfiore di Lusia si trova tutto l’anno, ma sono la primavera e l’autunno i due momenti più felici per qualità di prodotto e per consumo.

Si è dunque in piena raccolta autunnale, le richieste sono sostenute. Appartenente alla famiglia delle crucifere, per la sua ricchezza in vitamine, minerali, antiossidanti e altre importanti fito-molecole, il cavolfiore è considerato un “supercibo”, ovvero uno fra gli alimenti più in grado di apportare salute, è indicato per prevenire e contrastare un sacco di malanni stagionali, compresi influenza e raffreddori. Per il basso contenuto di calorie e l’elevato potere saziante è consigliato nelle diete. Estremamente versatile, può essere consumato crudo, aggiunto alle insalate, utilizzato come ingrediente principale di zuppe o creme, servito come condimento per la pasta, come contorno. 

L’importanza del cavolfiore nel territorio di Lusia, commenta Massimo Pezzuolo, tecnico di OPO Veneto, va considerata oltre che per il completamento della gamma dei prodotti da proporre ai clienti, anche per integrare la gamma delle produzioni orticole che favoriscono la rotazione, che è vitale per il mantenimento dell’ecosistema e della sua biodiversità, per “ridurre” la presenza dei parassiti, per la salubrità e fertilità del terreno, per l’affermazione della sostenibilità in agricoltura. (fonte: Ortoveneto)

 

Nella prima foto in alto: produttore OPO Veneto nel centro raccolta della piattaforma di Lusia.
Nella seconda foto: Massimo Pezzuolo, responsabile piattaforma OPO Veneto – Lusia (Rovigo)

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