50° ITALIA ORTOFRUTTA, I TRE TEMI DA AFFRONTARE SECONDO BRUNI (CSO): “COMPETITIVITÀ, REGOLE CONDIVISE E BARRIERE FITOSANITARIE”

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Il presidente di CSO Italy Paolo Bruni è intervenuto ieri pomeriggio a Roma alla tavola rotonda organizzata da Italia Ortofrutta Unione Nazionale in occasione del suo 50esimo anniversario di attività. Bruni ha affrontato il tema della competitività e delle possibili soluzioni all’impasse in cui il sistema ortofrutta Italia si è trovato in particolare in questo difficile 2019. “Sono da molti anni nel mondo dell’organizzazione e nel corso della mia carriera – ha affermato Bruni – ho potuto constatare un grande miglioramento del sistema aggregativo nel nostro Paese; tuttavia non è sufficiente e purtroppo sono i numeri a dircelo”.

Il presidente di CSO Italy ha ricordato che la produzione nazionale di ortofrutta è prevista nel 2019 attorno ai 25 milioni di tonnellate mentre i consumi interni si aggirano intorno ai 9,2 milioni di tonnellate. “È evidente – ha sottolineato – l’assoluta necessità di esportare, ma lo scenario si sta via via complicando”.  Nei primi otto mesi dell’anno, infatti, le vendite all’estero sono calate dell’1% in termini di quantità e del 7% a valore a fronte di un import cresciuto rispettivamente del 2% e del 7%. “Ad oggi – ha precisato Bruni – la Spagna esporta tre volte più dell’Italia“. “E se non riduciamo questo gap  – ha chiosato – non c’è futuro per il settore”.

Bruni ha quindi evidenziato tre temi utili a risollevare il settore. Il primo riguarda la competitività, che contempla anche le incognite relative alla logistica, ai trasporti e all’energia: “Se pensiamo che questi problemi rimasti irrisolti negli ultimi 30 anni possano trovare soluzione a breve allora siamo degli illusi ma dobbiamo affrontarli”. Il secondo tema è quello delle regole da condividere tra i Paesi produttori, una “questione apertissima” il cui rispetto deve essere condiviso e ottemperato da tutti i Paesi produttori. Il terzo tema, non disgiunto dal secondo, è quello delle barriere fitosanitarie, talvolta veri e propri blocchi commerciali camuffati.

Bruni all’evento romano è intervenuto anche a nome di Federico Vecchioni, amministratore delegato di Bonifiche Ferraresi. A questo riguardo ha ricordato che BF “offre opportunità in tema di innovazione, ricerca e agricoltura di precisione”, opportunità che, grazie anche ai progetti portati avanti con ISMEA e IBF Servizi, sono tutt’altro che secondarie per recuperare il gap accumulato dal sistema.

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