di Lorenzo Frassoldati
Firmata dal nuovo capo di gabinetto del ministero Raffaele Borriello è arrivata alle mail e pec della rappresentanza del mondo dell’ortofrutta l’attesa convocazione del Tavolo nazionale ortofrutta “alla presenza del ministro Francesco Lollobrigida”.
I convocati sono 9 (le organizzazioni professionali Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri), le due unioni nazionali (Italia Ortofrutta e Unaproa) , l’Interprofessione OI-Ortofrutta, il mondo privato (Fruitimprese) e quello cooperativo (ACI-Fedagri). La data è martedì 24 ottobre ore 10,45 presso il salone Agricoltura del ministero. Il numero dei convocati è abbastanza stringato rispetto ad altre volte (l’8 marzo c’erano 15 sigle), anche se salta all’occhio qualche esclusione eccellente (ad esempio Mercati e Grossisti, Italmercati e Fedagro e il mondo della distribuzione).
La discussione si riaprirà sui temi già dibattuti l’8 marzo: il calo dei consumi e l’aumento dei costi; i regolamenti comunitari su fitosanitari e imballaggi; il costo del lavoro in agricoltura e le difficoltà di reperimento della manodopera; l’ apertura dei nuovi mercati e il consolidamento delle posizioni in quelli esistenti; la siccità e le nuove fitopatie; la normativa sulle pratiche sleali e le vendite sottocosto. Cia Emilia-Romagna fa sapere che chiederà provvedimenti straordinari per la regione colpita da eventi climatici catastrofici che hanno tagliato la produzione fino al 60-70%. E annuncia che porterà a Roma il 26 ottobre (con lo slogan “Prezzi alle stelle, agricoltori più poveri”) queste rivendicazioni in una manifestazione nazionale.
Dalla riunione del 24 ottobre ci si attende una ricognizione aggiornata su tutti questi temi e in particolare sarà interessante capire a che punto sono i tavoli tematici promessi dal ministro l’ultima volta (lavoro, fitosanitario ecc) e di cui non si è avuta più alcuna notizia. Così come non si hanno notizie della più volte annunciata campagna promozionale dei consumi di ortofrutta (in collaborazione col ministero della Salute). L’unica campagna promozionale realizzata è quella annunciata al Sana da Ismea sui consumi di biologico (che riguarda molto da vicino anche l’ortofrutta, ovviamente) con un impegno complessivo di spesa con fondi ministeriali di 800.000 euro. (Red)
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