Gustoso, salutare , versatile in cucina e molto ‘instagrammabile’ (un aggettivo, un neologismo, divenuto sinonimo di ‘fotogenico’, ndr): il fico sembra avere tutte le caratteristiche necessarie per diventare il frutto, o meglio il ‘falso frutto’, più in voga del momento. Se infatti il 2017 è stato, senza ombra di dubbio, ‘l’anno dell’avocado’, il 2018 sarà la volta del fico. O meglio lo sarà secondo il famoso critico gastronomico britannico Nigel Slater che rivela il suo audace pronostico nel libro “Tender: Volume II”.
Originario dell’Asia occidentale, introdotto da tempo immemorabile nell’area mediterranea, il fico, che come sottolineato da Slater “è un’infiorescenza dove fiori e semi sono cresciuti insieme per formare un’unica massa”, ha molte caratteristiche in comune con l’avocado. In primo luogo, entrambi i prodotti possono vantare una serie di ottimi benefici nutrizionali, nonostante il loro importante apporto energetico. Ma non solo, al pari dell’avocado, il fico si presta facilmente a molte preparazioni culinarie e, nota a favore, è edibile in ogni sua parte.
Se poi si valuta l’aspetto estetico, l’affascinante contrasto tra il rosa intenso della polpa e il verde acceso o il blu violaceo della buccia (a seconda delle varietà) è perfetto per essere postato su una qualsiasi delle più famose piattaforme social, senza nulla da invidiare al popolarissimo avocado.
Emblema della vita, simbolo di abbondanza e fecondità, il fico infine è lontanissimo dalle controverse polemiche che hanno accompagnato in questi mesi il consumo di avocado a causa dei problemi – da quelli ambientali a quelli legati alle infiltrazioni mafiose – che gravitano intorno alle coltivazioni intensive in Sud America.
Insomma gli elementi ci sono tutti per poter dar ragione a Slater. Come la sottoscritta che, da buona romagnola, all’esotico guacamole preferisce il tradizionale abbinamento squacquerone e fichi caramellati.
Chiara Brandi